Aprica

"La tassa soggiorno sarà un bene per il paese"

L’assessore al Turismo del Comune di Aprica Alessandro Damiani risponde alla petizione degli albergatori.

"La tassa soggiorno sarà un bene per il paese"
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L’assessore al Turismo del Comune di Aprica Alessandro Damiani risponde alla petizione degli albergatori che si sono schierati la settimana scorsa contro il varo della tassa di soggiorno. "Siamo contenti che 23 strutture che vanno dai singoli appartamenti fino a strutture ricettive alberghiere vogliano intraprendere un percorso di confronto con l’amministrazione sui temi turistici. Il rammarico è che questo sia forse avvenuto troppo tardi. Purtroppo l’amministrazione come è risaputo deve sottostare a leggi e regole che non permettono di poter fare quello che si vuole. Nella fattispecie come già fatto osservare, la petizione è arrivata il giorno 2 maggio, al di là dei tempi tecnici per poter fare modifiche che, forse, sarebbero state anche controproducenti verso gli ospiti, agenzie e tour operator che avevano già accolto senza alcun problema la comunicazione dell’introduzione dell’imposta".

Coinvolgimento

Non solo. "Vorremmo ricordare però che sull’imposta abbiamo iniziato a coinvolgere strutture e attività già da giugno 2023, alcune fin da subito si sono dette favorevoli, altre titubanti ma nessuna contraria. Da lì è nato un confronto. Nello specifico, anche nelle serate pubbliche di ottobre 2023 era stata presentata l’imposta con descrizione di quanto sarebbe stato chiesto ai turisti, delle esenzioni particolari, ed era stata indicata come data di introduzione dell’imposta giugno 2024 (poi spostata a luglio per motivi di tipo pratico e per semplificare le procedure proprio agli alberghi). L’imposta è stata poi introdotta a dicembre 2023 e a marzo 2024 abbiamo inviato una mail con l’invito all’incontro formativo fissato per il giorno 8 aprile 2024. Solo durante l’incontro formativo, dove erano presenti una ventina di attività sulle oltre cento invitate, sono emersi in modo costruttivo spunti e riflessioni sulle quali è nato un confronto anche con gli uffici provinciali dell’Osservatorio turistico (sistema con il quale viene rendicontata in maniera quasi automatica l’imposta) per cercare di rendere ancora meno difficile il passaggio. Proprio durante questa riunione sono stati espressi a me e al sindaco, che eravamo presenti, alcuni dubbi sull’utilizzo dell’imposta. La nostra risposta è sempre la stessa: l’imposta verrà utilizzata in ambito turistico e, come da regolamento che l’ha introdotta, “L’elenco degli interventi e dei servizi finanziati con l’Imposta di Soggiorno, predisposto di anno in anno dopo aver sentito i rappresentanti degli operatori, sarà parte integrante del bilancio consuntivo e sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Aprica”. Ci sembra che questa impostazione sia la più trasparente e inclusiva possibile anche perché abbiamo ribadito alle strutture che hanno firmato la petizione che se vogliono proporre un progetto comune noi siamo pronti ad ascoltarli! Sulla tassa invece vorremmo ribadire che è un’imposta a carico del turista, ormai pienamente “accettata” e non degli albergatori e che il nostro intento è di utilizzarla per progetti a beneficio di tutta la località e di tutte le sue attività economiche. Questo spiega perché, pur conoscendo bene le difficoltà della categoria che secondo me è il pilastro di ogni paese turistico, richiedere che la tassa venga “ridata” agli albergatori per diminuire il carico dell’IMU o di altre imposte ci sembra un’impostazione riduttiva e troppo semplicistica che non tiene conto di quanto queste risorse potranno creare valore per tutti quanti lavorano nel nostro paese oltre che per gli albergatori stessi".

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