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Da Milano alla Norvegia, in Vespa, per per portare il messaggio dei minori migranti soli

Pierandrea Speziale, capo scout di Morbegno, è uno dei protagonisti della "Freccia Rossa della Solidarietà", un'iniziativa che unisce venti scout, tra cui quindici ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 20 anni, e cinque capi scout.

Da Milano alla Norvegia, in Vespa, per per portare il messaggio dei minori migranti soli
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Da Milano alla Norvegia, in Vespa, per per portare il messaggio dei minori migranti soli.

E’ la "Freccia Rossa della Solidarietà". I protagonisti di quest’impresa saranno 20 scout, 15 ragazzi/e tra i 16 e i 20 anni, e 5 capi scout, tra cui il morbegnese Pierandrea Speziale.

Partiranno venerdì 19 luglio dal Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco diretti al raduno del roverismo europeo a Stavanger, in Norvegia.
Ma prima del futuro, torniamo alle origini.

Freccia Rossa della Solidarietà

"Freccia Rossa della Solidarietà" prende spunto da una precedente e significativa esperienza. Esattamente 75 anni fa, nel 1949, si svolse, sempre in Norvegia un altro evento scout di portata internazionale: a Skjåk, il World Rover Moot, il primo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. In quell’occasione alcuni rover italiani dell’Asci raggiunsero la Norvegia compiendo un’impresa che ha segnato la storia dello scautismo italiano: "la Freccia Rossa della Bontà". Partendo da Milano in sella a 25 Guzzini 65cc messi a disposizione da Moto Guzzi, percorsero le strade d’Europacon l’obiettivo di porre all’attenzione di istituzioni e opinione pubblica il tema dei "mutilatini", i bambini che nel corso del conflitto erano rimasti feriti, mutilati o orfani, tema caro al beato don Carlo Gnocchi. Per fare questo incontrarono nel loro percorso personalità politiche, associazioni, gruppi di semplici cittadini portando a tutti il messaggio a loro affidato dai mutilatini stessi.

"A 75 anni di distanza - scrivono i promotori -, pensiamo che lo scautismo italiano possa mettersi nuovamente in... sella per sensibilizzare il nostro vecchio continente su un tema che sempre più ci interroga come educatori, come europei, come cittadini: si tratta dei minori non accompagnati, che arrivano dalle aree più povere del mondo, spesso fuggendo a guerre e dittature, con la speranza di trovare un luogo dove poter costruire una vita degna di questo nome. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il tema è ancora più attuale, e i rifugiati sparsi per l’Europa ci invitano a una profonda riflessione sull’accoglienza che stiamo fornendo".

I ragazzi percorreranno le strade d’Europa in sella a delle Vespa 125cc Primavera messe a disposizione della Piaggio, incontrando lungo il percorso luoghi significativi della società civile, delle istituzioni e della cultura per farsi portatori di un messaggio di pace e di solidarietà. La meta ultima del loro viaggio sarà il Roverway, una grande festa internazionale di 5mila giovani scout da oltre 30 paesi, dove presenteranno a tutti i presenti all’evento il loro percorso e il loro messaggio.

"Come nel 1949 non vennero dimenticati coloro che a quella festa non potevano partecipare in quanto mutilati dalla guerra, anche quest’anno non vogliamo dimenticare altri ragazzi in viaggio, coetanei di coloro che si incontreranno a Stevanger e che, essendo migranti minori non accompagnati sono costretti all’invisibilità, alla fuga dalle polizie europee che li braccano, ai mercanti di uomini che li sfruttano, a chi li vuole usare, sfruttare. Vogliamo dare voce a queste persone che non hanno voce, volto a questi invisibili ricordare le loro speranze, i loro disegni di vita che si intrecciano ai nostri. Per questo, grazie al supporto internazionale dell’impresa, avremo tra i partecipanti anche scout dal Burkina Faso, Chad, Costa d’Avorio, Libano e Senegal".

A partecipare a quest’impresa il morbegnese Pierandrea Speziale:

"Ho scelto di partecipare, come capo scout, a questa avventura di solidarietà e di testimonianza perché ritengo che ognuno di noi possa essere voce di chi troppo spesso non viene né accolto né ascoltato. Bambini e ragazzi che sbarcano a Lampedusa o in altri porti italiani ed europei o che giungono a Trieste con la “rotta balcanica” non possono rimanere volti anonimi e inascoltati - sottolinea Speziale -. Sono convinto che i nostri scout insieme a quelli africani, porteranno la voce e i desideri di tanti loro coetanei. Non possiamo ignorarli o non cercare di aiutarli. Anche loro voglio costruire una vita migliore. E’ quello che facciamo noi, ogni giorno, per i nostri figli".

Le associazioni scout nazionali e internazionali che supportano l’iniziativa sono: International Catholic Conference of Scouting (ICCS-CICS); Associazione Guide ed Esploratori Cattolici Italiani (AGESCI); Corpo Nazionale Guide ed Esploratori Italiani (CNGEI); riunite nella Federazione Italiana dello Scautismo (FIS); Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI); oltre che dai canali delle organizzazioni mondiali dello scautismo: WOSM e WAGGGS.

Il progetto ha ottenuto l’appoggio della Piaggio che fornirà le moto necessarie, ma appare evidente che per la realizzazione ultima dell’impresa sono necessari ulteriori fondi. "Contiamo però sul fatto che ci possano essere altre imprese e altri amici che condividendo obiettivi e ideali della nuova “Freccia Rossa” possano essere disponibili a supportarci" spiegano.

Con loro porteranno una lettera scritta da don Gino Rigoldi, impegnato con i MSNA del Beccaria di Milano, con in sintesi il messaggio:

"… impegnati ad accogliere le persone che dalle altre parti del mondo arrivano da noi poveri, disprezzati, sfruttati…".

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