Dettagli della norma

Comuni di Confine: rivoluzione per la ripartizione e utilizzo delle compensazioni finanziari

"Un risultato che premia il lavoro e la collaborazione tra istituzioni locali e nazionali, a favore della crescita e dello sviluppo dei territori di confine", commenta l'Assessore Regionale Massimo Sertori.

Comuni di Confine: rivoluzione per la ripartizione e utilizzo delle compensazioni finanziari
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La Giunta regionale ha approvato oggi una delibera fondamentale riguardante i nuovi criteri di ripartizione e utilizzo delle compensazioni finanziarie per gli anni 2022 e 2023. Queste compensazioni sono operate dai Cantoni svizzeri a favore dei Comuni italiani di confine, come previsto dalla legge 83 del 2023, che ratifica il nuovo accordo fiscale tra Italia e Svizzera relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri.

"I nuovi criteri – spiega Massimo Sertori, assessore regionale con delega ai Rapporti con la Confederazione Elvetica – saranno adottati con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze nei prossimi giorni. Questi criteri regoleranno il conferimento delle somme spettanti per quest'anno e per il prossimo ai comuni rientranti nella fascia dei 20 km dal confine, nei quali risiedono lavoratori frontalieri operanti in Svizzera". "Le novità introdotte, su cui la Giunta si è positivamente espressa quest'oggi – continua Sertori – rappresentano elementi molto positivi per il territorio lombardo. Un ottimo risultato, che non era scontato".

Dettagli della norma

La nuova normativa apporta modifiche sostanziali, come segue:

Ampliamento della Platea dei Comuni Beneficiari: Ora i comuni di confine riceveranno direttamente i fondi dal MEF se il numero dei frontalieri residenti rappresenta almeno il 3%, e non più il 4%, dell'intera popolazione residente nel Comune. Questo permette a più comuni di beneficiare direttamente delle risorse.

Distribuzione delle Risorse: La quota restante del ristorno fiscale delle imposte sarà trasferita dal MEF alla Regione Lombardia. Le modalità di impiego saranno definite con atti successivi e mireranno a realizzare interventi a favore della collettività residente nei territori di confine, in coordinamento con le Province e le Comunità montane di frontiera, per assicurare una gestione efficiente ed efficace delle risorse.

Aumento del Limite per l’Uso dei Fondi: È stato elevato dal 30% al 50% il limite massimo per l'utilizzo dei fondi in parte corrente da parte degli enti assegnatari. Questi fondi potranno essere utilizzati per la realizzazione, completamento e potenziamento di opere pubbliche di interesse generale, specialmente nei settori dell'edilizia abitativa e dei trasporti pubblici. Questo risponde all'esigenza espressa dai Comuni di disporre di maggiori risorse per l'erogazione di servizi locali.

Impatti sul territorio lombardo

La delibera approvata oggi rappresenta un passo avanti significativo per i Comuni di confine lombardi. Con questi nuovi criteri, non solo si amplia la platea dei beneficiari, ma si garantisce anche una maggiore flessibilità nell'uso delle risorse. Ciò consente ai Comuni di migliorare i servizi offerti ai cittadini, rispondendo alle esigenze specifiche dei lavoratori frontalieri.

"Un risultato che premia il lavoro e la collaborazione tra istituzioni locali e nazionali, a favore della crescita e dello sviluppo dei territori di confine", conclude Sertori.

La Giunta regionale continuerà a monitorare l'applicazione di questi nuovi criteri, assicurando che le risorse siano utilizzate al meglio per il benessere della comunità.

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