Inaugurazione del percorso espositivo "Viaggio nel passato: le Torri di Fraele nel Medioevo"

Il Comune, rappresentato da Massimiliano Trabucchi e l’assessore Claudia Martinelli, ERSAF-Direzione Parco dello Stelvio (Franco Claretti) hanno condotto azioni per la valorizzazione culturale e turistico ricreativa della torre di Fraele Ovest, di fine ‘300, che, a 23 anni dalla ristrutturazione, torna accessibile e visitabile, in un museo. Martedì, nei tre piani interni di uno dei due antichi baluardi, l’inaugurazione del percorso espositivo su pannelli "Viaggio nel passato: le Torri di Fraele nel Medioevo", nell’ambito del progetto "Per una storia ambientale del Parco dello Stelvio: strumenti e metodi di ricerca interdisciplinare e multidisciplinare sulla storia dell’interazione uomo/animali/ambiente/paesaggio dall’anno Mille ad oggi".

Ricerca

Un lavoro di ricerca documentale e cartografico, commissionato dal Parco, a giovani ricercatori dell’Università degli Studi di Bergamo (Elisa Bettini, Maria Cristina Ciapparelli, Francesco Antonelli, Federica Marconi) svolto sulla val Fraele e sulla strada delle Scale, col contributo di Soprintendenza, BIM dello Spöl, A2a, Comune, Carabinieri Forestali. Il racconto della storia dei luoghi, la percezione della collettività, un tempo stanziale nella valle di San Giacomo, cancellata dall’invaso idroelettrico, aggiunge fascino alla lettura del paesaggio. Così Stefano Morosini, consulente storico. "Da anni studiamo i luoghi anche tramite la scienza della dendrocronologia; l’allestimento della torre è sobrio, il linguaggio è semplice, in tre idiomi, dialoga col territorio dal grande valore storico".