Teglio conferisce la cittadinanza onoraria a Ferrero
Innamorato del paese, l’intellettuale torinese, è stato editore, scrittore, critico letterario, direttore dal 1998 al 2016 del Salone del Libro di Torino.
"Il Comune di Teglio conferisce alla memoria la cittadinanza onoraria a Ernesto Ferrero, facendo seguito alla seduta comunale del 28 dicembre 2023, per l’intensa attività volta a far crescere e sostenere e promuovere le attività culturali di Teglio e per la costante disponibilità e le numerose partecipazioni ed iniziative che hanno visto il coinvolgimento dei nostri cittadini e dei nostri studenti" ha dichiarato il sindaco di Teglio Ivan Filippini durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria all’autore. Ernesto Ferrero, torinese, classe 1938, è stato editore, scrittore, critico letterario, direttore dal 1998 al 2016 del Salone del Libro di Torino e nel 2012 è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana dall’allora presidente Giorgio Napolitano. Grande conoscitore della letteratura italiana, è stato un intellettuale che ha dedicato la sua vita ai libri, scrivendo anche diverse pagine del grande libro della letteratura contemporanea, tra i suoi tanti testi, è doveroso ricordare N, che ricostruisce l’esilio di Napoleone all’Elba e per il quale ha vinto il Premio Strega nel 2000.
Festa
Una festa quella di domenica scorsa a Teglio, dove è stato celebrato il dottor Ferrero sia come uomo di grande cultura, che come persona comune, che tanto ha donato alla cittadinanza, facendo diventare il centro tellino l’onfalos della cultura italiana. Carla Sacchi Ferrero, visibilmente commossa dall’affetto dei presenti alla cerimonia, ha dichiarato: "Questo territorio per me e mio marito è stata una seconda patria. Arrivando qua a Teglio, Ernesto diceva che non esiste un luogo in tutto l’arco alpino come questo che ha un cuore verde nel centro del paese e un catino verde tutto attorno. Lui amava molto passeggiare e conosceva tutti i luoghi attorno e andava a camminare ogni giorno arrivando a casa ogni volta con qualche piccola sorpresa". Un legame molto profondo quello che lega Ernesto Ferrero a Teglio, fatto di cultura ma anche di amicizie sincere come quella con Rezio Donchi e lo scrittore Grytzko Mascioni che hanno fatto conoscere la Valtellina su tutto il territorio nazionale. Il presidente dell’Accademia del Pizzocchero Flavio Bottoni ha condiviso, commosso, il suo ricordo: "Come Accademia dobbiamo ringraziare il professor Ferrero perché con Rezio Donchi hanno fatto tanto per Teglio e per l’Accademia stessa. Ho conosciuto Ferrero all’inizio della mia elezione e proprio due giorni dopo la mia nomina mi telefonò per congratularsi e per augurarmi un buon lavoro. Rezio ed Ernesto hanno fatto tanto, è stata una fortuna avere due persone così eccelse e squisite a Teglio".
Cederna
E così nel giardino della biblioteca di Teglio il professor Gino Ruozzi, docente di letteratura italiana presso l’Università di Bologna ha moderato la conferenza in ricordo dell’autore dove i tanti amici delle associazioni hanno condiviso i loro ricordi per un pomeriggio carico di emozioni. E proprio Ruozzi ha raccontato di quando conobbe Ferrero più di trent’anni fa e di come questo incontro gli abbia cambiato la vita e da cui è nato un sodalizio durato fino alla sua scomparsa lo scorso novembre. L’Accademia del Pizzocchero, l’Associazione Bradamante, il Centro Tellino di Cultura e l’Associazione Grytzko Mascioni hanno reso omaggio al grande intellettuale, raccontando di come Ferrero sia stato importante per dare lustro e valore al mondo culturale valtellinese. Grande emozione anche quando l’attore valtellinese Giuseppe Cederna, vincitore del premio Oscar nel 1992 con Mediterraneo di Gabriele Salvatores, ha letto alcuni estratti del libro "Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna".