I Radioamatori Italiani ricordano l’alluvione
Numerose le attività di trasmissione che verranno effettuate per ricordare l'alluvione del 1987
L'associazione Radioamatori italiani commemora le vittime della catastrofe del 1987
I Radioamatori italiani per il trentennale dell'alluvione
In occasione del trentennale dell’alluvione in Valtellina, la Sezione di Sondrio dell’Associazione Radioamatori Italiani dedicherà il mese di luglio al ricordo dei tragici eventi del 1987 con una serie di iniziative che coinvolgeranno i colleghi di tutto il mondo. Gli iscritti della sezione ARI di Sondrio, effettueranno collegamenti radio con i colleghi di tutto il mondo dalle località più colpite nel 1987 e da aree della Valtellina importanti dal punto di vista ambientale e turistico; tutti gli interessati potranno avvicinarsi al mondo delle comunicazioni amatoriali per conoscerne i segreti. Riconoscendo l’importanza dell’evento, il Ministero ha concesso alla Sezione di Sondrio di poter utilizzare per tutto il mese il nominativo speciale II2VALT per identificare le proprie trasmissioni. Tutti i corrispondenti che riusciranno a collegare o ricevere le trasmissioni della Sezione di Sondrio riceveranno una cartolina speciale dedicata all’evento.
Il calendario delle attività di trasmissione
Le trasmissioni inizieranno da Sondrio l'1 e 2 di luglio al Parco Adda Mallero. Proseguiranno il 18 luglio a Tartano, ricordando le vittime del crollo dell'albergo "Gran Baita". Il 19 luglio ad Ardenno, ricordando l'allagamento paese e l'interruzione SS38. Il 22-23 luglio a Cancano - Torri di Fraele (Parco Nazionale dello Stelvio). Il 29-30 luglio Valdisotto, ricordando le vittime della frana del Monte Coppetto. La Sezione sarà presente anche alle manifestazioni istituzionali ufficiali organizzate per il trentennale dell’alluvione
L'identità del radioamatore
E’ una persona autorizzata ad utilizzare sistemi di telecomunicazione a scopo hobbistico e di ricerca. L’autorizzazione è concessa al superamento di un esame per l’ottenimento della “patente di operatore” che si tiene presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Con la patente, il radioamatore può utilizzare le bande radio assegnate a livello internazionale al Servizio di Amatore per tutte le attività previste a livello nazionale ed internazionale. E’ un hobby che non ha confini e che ha risentito in misura minima dell’avvento di Internet e social networks. Oltre a svolgere le attività individualmente, i radioamatori iscritti all’ARI sono parte attiva del sistema di radiocomunicazioni di emergenza, attivato in caso di calamità o grave crisi dalla Protezione Civile e dalle Regioni. Fu proprio a seguito dell’alluvione valtellinese del 1987 che venne dato un forte sviluppo all’integrazione dei radioamatori nei servizi di emergenza nazionali.