Lo spiega l'esperto

Gare di sci di fondo a Livigno in piena estate? Tutto merito della tecnica dello snow farming

Si tratta di un metodo per conservare grandi quantità di neve invernale rendendola così disponibile per la BWT 1K Shot e il tradizionale Palio delle Contrade.

Gare di sci di fondo a Livigno in piena estate? Tutto merito della tecnica dello snow farming
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Sembra inverno, ma in realtà siamo in piena estate. E’ questo l’effetto che si crea assistendo alla BWT 1K Shot e al Palio delle Contrade di Livigno. Ma com’è possibile tutto questo? Merito della tecnica dello snow farming, un modo di conservare grandi quantità di neve invernale, grazie all’uso di appositi teli in segatura e geo-tessili, rendendoli così disponibili anche nei mesi più caldi.

Come funziona lo snow farming

“Il manto nevoso viene depositato sotto strati di diverso materiale che servono per isolarlo termicamente e proteggerlo dalle radiazioni solari” ha affermato il nivologo Fabiano Monti.

Il nivologo Fabiano Monti intervistato da My Livigno Tv

Nello “SnowFarm” di Livigno, aperto dal 2016, viene adottata sia la neve programmata, sia quella naturale reperita vicino al luogo dove viene stoccato il cumulo nevoso. Una decisione che il Comune ha voluto mettere in atto anche secondo un’ottica ecosostenibile:

“Conservare la neve in questo modo consente da un lato di sfruttarla per gli eventi estivi dello sci, dall’altro di garantire l’innevamento a ottobre in assenza di precipitazioni. Grazie allo snow farming, si riesce poi a ottimizzare l’impiego di energia elettrica per la produzione di neve programmata, riducendo di conseguenza i consumi di carburante per muoverla” ha aggiunto l’esperto.

Da considerare inoltre che, dal momento in cui viene accumulata nello SnowFarm fino alla fine dell’estate, la riduzione della neve dovuta alle alte temperature è minima e si stima intorno al 20-25% del totale.

Ad agosto, quindi, l’ampia disponibilità di neve permette il corretto svolgimento della BWT 1K Shot e della Gara delle Contrade:

“Per questi eventi si utilizzano circa quattromila metri cubi di neve, ossia un quinto del volume prodotto” ha concluso Fabiano Monti.

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