Treni Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, il PD tuona: "Ennesima giornata di disagi, si riparte male!"
Il consigliere regionale del PD Gian Mario Fragomeli e il segretario provinciale di Sondrio Michele Iannotti hanno denunciato i gravi disservizi sulla linea ferroviaria Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, che ha subito ritardi fino a due ore a causa di un guasto a un passaggio a livello.
"Il trattamento riservato ai pendolari della linea ferroviaria Milano-Lecco-Sondrio-Tirano è inaccettabile. Dobbiamo intervenire per l’ennesima volta, dopo un'altra giornata di disagi per i viaggiatori della linea, che questa mattina hanno dovuto fare i conti con ritardi fino a due ore a causa di un problema a un passaggio a livello".
Con queste parole, il consigliere regionale del Partito Democratico Gian Mario Fragomeli e il segretario provinciale di Sondrio, Michele Iannotti, hanno commentato la difficile situazione che ha caratterizzato la riapertura della linea ferroviaria.
Disagi e polemiche
L’ennesimo blocco del servizio ha sollevato nuove polemiche e dubbi sulla gestione del trasporto ferroviario regionale.
"Come mai questi problemi avvengono proprio alla riapertura della linea?", si chiedono i rappresentanti del PD, facendo riferimento ai frequenti disservizi che da tempo affliggono i pendolari lombardi.
Il malcontento è palpabile: i ritardi, spesso dovuti a guasti tecnici o problemi infrastrutturali, sembrano essere una costante per i viaggiatori di questa linea, che da tempo chiedono un miglioramento della qualità del servizio.
"Si riparte male", proseguono Fragomeli e Iannotti, puntando il dito contro la gestione regionale del servizio ferroviario.
La responsabilità diretta è attribuita alla Regione Lombardia, che ha il compito di garantire il funzionamento del trasporto ferroviario locale. "La Regione si è sincerata che siano stati fatti tutti i test di funzionamento in vista della riapertura?", domandano i due esponenti del PD, sottolineando come la mancanza di un'adeguata programmazione del servizio sembri ormai una certezza piuttosto che un dubbio.
Il Partito Democratico chiede spiegazioni non solo all’assessore regionale ai trasporti, Franco Lucente, ma anche ai vertici di Trenord, l’azienda incaricata della gestione dei treni regionali. Il silenzio o l’inefficace risoluzione di questi problemi non sono più tollerabili, poiché a pagarne il prezzo sono i pendolari, i quali si trovano quotidianamente a fronteggiare ritardi, disagi e inefficienze.
"Quel che è certo è che i pendolari non meritano questi disservizi", concludono Fragomeli e Iannotti, ribadendo la necessità di interventi concreti per evitare che situazioni del genere si ripetano.