Due valtellinesi ordinati diaconi dal Vescovo Cantoni
Sono Nicola Bergomi e Manuel Dei Cas.
Quattro seminaristi ordinati diaconi in Cattedrale a Como
Oggi, sabato 14 settembre, alle ore 10.00, nella splendida cornice della Cattedrale di Como, si è tenuta una celebrazione importante per la Chiesa locale: l’ordinazione di quattro nuovi diaconi. Il rito, presieduto dal Vescovo, cardinale Oscar Cantoni, ha visto come protagonisti Nicola Bergomi, Mauro Cavallaro, Manuel Dei Cas e David Martinez, quattro giovani seminaristi che hanno scelto di dedicare la loro vita al servizio della Chiesa e del prossimo.
I nuovi diaconi
Nicola Bergomi, 33 anni, della parrocchia di San Giovanni Battista di Lanzada, nella comunità pastorale della Valmalenco (SO), ha compiuto il suo percorso formativo con profonda dedizione e oggi inizia una nuova fase del suo cammino di fede.
Mauro Cavallaro, che compirà 26 anni a dicembre, proviene dalla parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano di Olgiate Comasco (CO). La sua giovane età non ha mai smorzato il suo entusiasmo per la vocazione, che ha sempre vissuto con grande serietà.
Manuel Dei Cas, 26 anni compiuti a febbraio, della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Bormio (SO), è un esempio di come la chiamata al servizio possa radicarsi anche in contesti montani e comunità più piccole.
David Martinez, 30 anni, appartiene alla parrocchia del SS. Redentore di Cernobbio (CO), nella comunità pastorale della Beata Vergine del Bisbino. Il suo percorso riflette una profonda dedizione al servizio liturgico e pastorale.
L'omelia del Vescovo Cantoni
Nel corso della celebrazione, il cardinale Oscar Cantoni ha pronunciato un'omelia intensa e ricca di significato, esortando i nuovi diaconi a lasciarsi educare dal mistero della croce. "Dopo i quattro presbiteri ordinati lo scorso giugno", ha affermato il Vescovo, "oggi siamo lieti di accogliere altri quattro giovani per l’ordine del diaconato. Ci sentiamo onorati e fortunati per tanta benevolenza da parte del Signore nei confronti della Chiesa di Como".
Cantoni ha sottolineato l'importanza della "follia evangelica", quella forza che permette ai diaconi di affrontare le sfide del presente con coraggio, consapevoli delle difficoltà che caratterizzano il mondo contemporaneo, sia all’interno che all’esterno della Chiesa. Ha inoltre invitato i nuovi ordinati a non confidare troppo nelle proprie capacità o certezze, ma a tenere fisso lo sguardo su Gesù, che, attraverso lo Spirito Santo, li accompagnerà nel loro cammino.
Uno dei temi centrali dell’omelia è stato il richiamo alla Croce di Cristo, celebrata oggi con la festa dell'Esaltazione della Santa Croce. La Croce, ha ricordato Cantoni, rappresenta "la gloria delle glorie" e la manifestazione suprema dell’amore di Dio per l’umanità. Un amore che, attraverso la croce, si rivela nonostante le apparenze di debolezza e fallimento.
L'importanza della preghiera e del servizio
Il cardinale ha invitato i nuovi diaconi a mantenere uno stile di vita povero e umile, imitando Cristo crocifisso e risorto. Li ha esortati a seguire l’esempio di Gesù nel servire i poveri, sia nel corpo che nello spirito, e a riconoscere il primato della preghiera nella loro vita quotidiana, come segno di una continua e profonda comunione con Dio Padre.
"Credete nella fecondità del vostro continuo donarvi", ha detto Cantoni, ricordando loro che, sebbene il seme della Parola possa a volte sembrare sterile, è l'azione dello Spirito a renderlo fruttuoso. Questo richiamo alla pazienza e alla fiducia nell'opera di Dio è stato accompagnato da un’esortazione a non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà o dalle apparenti resistenze del mondo.
Collaboratori nella missione della Chiesa
In conclusione, il cardinale Cantoni ha invitato i nuovi diaconi a collaborare con il resto del clero e dei fedeli nella costruzione di una Chiesa missionaria, accogliente, umile e capace di camminare con le persone. "Continuate a stupirvi", ha detto, "di come il Signore continui a fidarsi di voi, così che non vi ritirerà mai la sua fiducia".