Che successo la Sagra dei Crotti 2024
La 64esima edizione della Sagra dei Crotti si è conclusa con grande soddisfazione per il comitato organizzatore, che ha raggiunto l’obiettivo di migliorare la qualità dell’evento, puntando sulla valorizzazione dei piatti tipici, dei crotti e della promozione del territorio.
Un successo che si misura con i numeri e con il gradimento: il Comitato che l'ha organizzata archivia la 64esima edizione della Sagra dei Crotti, l'ultima prima del rinnovo dei componenti, con la soddisfazione di aver raggiunto l'obiettivo, auspicato vent'anni fa, di alzare il livello qualitativo, puntando sull'offerta di piatti e di prodotti tipici, sulla promozione del territorio attraverso i percorsi e sulla valorizzazione dei crotti.
Successo
Trascorsi alcuni giorni dalla conclusione, analizzati i numeri, è il presidente Andrea Sorrenti a tracciare un bilancio, allargando la valutazione al ritorno economico sulla valle e sugli operatori.
"Vorrei partire da un aspetto fondamentale: la Sagra dei Crotti è una manifestazione organizzata e gestita da volontari con una finalità benefica. Anche quest'anno le associazioni sono state determinanti: con impegno ed entusiasmo hanno risolto anche situazioni critiche dimostrando spirito di adattamento. Nell'accoglienza dei visitatori i volontari sono stati professionali e calorosi, pronti a soddisfare le loro richieste e a fornire informazioni: sono stati eccezionali e li ringraziamo pubblicamente".
Nei due weekend, nonostante una domenica piovosa e un sabato ventoso, sono stati venduti tutti i pass previsti, oltre cinquemila, anche dopo aver aumentato leggermente il numero per soddisfare le richieste. I dati sulla provenienza dei partecipanti, attestati dalla vendita on line, sono molto interessanti: a una buona percentuale di valchiavennaschi, pari al 27%, segno del coinvolgimento dei residenti, corrisponde un 73% di turisti, del resto della provincia di Sondrio, della Lombardia, di altre regioni e stranieri, perlopiù svizzeri ma anche belgi e tedeschi. Per la stragrande maggioranza queste persone non si sono limitate a seguire il percorso di "Andèm a cròt" acquistato, ma hanno allungato la presenza a Chiavenna e nelle zone limitrofe all'intera giornata o al weekend, pranzando o cenando nei crotti, fermandosi nei bar e facendo acquisti nei negozi. Un indotto difficile da quantificare ma certamente importante, come è stato evidente per chi era presente.
Tanta gente, famiglie intere e giovani a seconda del momento, ha partecipato alle iniziative collaterali che hanno puntato sulle attività per i bambini e sui concerti per coinvolgere un ampio pubblico in Pratogiano. Così è stato, in particolare nelle giornate più favorevoli dal punto di vista climatico. In una manifestazione che, negli anni, ha aggiunto tasselli al programma, aumentando sia il numero dei percorsi che dei crotti aperti, un discorso a parte merita Crotteggiando, la novità di questa edizione. Un itinerario del gusto con un numero maggiore di tappe, un'offerta più ricercata, limitata nei numeri e proposta soltanto nel secondo dei due weekend.
"Possiamo considerarla un'ottima partenza - afferma il presidente Sorrenti -, oltre i nostri migliori auspici. Lo consideriamo un segnale importante: la direzione intrapresa, quella della qualità, è condivisa dai partecipanti. Per l'anno prossimo pensiamo di potenziarlo e di estenderlo anche al primo weekend. Contemporaneamente vorremmo coinvolgere ancora di più i produttori locali, dai quali acquistiamo i prodotti da distribuire alle associazioni per i punti di degustazione nei crotti, puntando sulle tipicità valchiavennasche. Le idee sono tante e sono certo che chiunque proseguirà l'esperienza del Comitato Sagra dei Crotti ne terrà conto per altri vent'anni ancora più brillanti di quelli trascorsi".