L'Unione Europea riduce lo status di protezione dei lupi
La soddisfazione dei politici Giacomo Zamperini e Alessandro Panza
La soddisfazione del consigliere regionale, Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione Montagna e Coordinatore del Gruppo di Lavoro “grandi carnivori” in Regione Lombardia e di Alessandro Panza, consigliere per le politiche per le aree montane del Ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli e responsabile del dipartimento Montagna della Lega
L'Unione Europea riduce lo status di protezione dei lupi
Oggi, 25 settembre 2024, l’Unione Europea ha dato il via libera al declassamento dello status di protezione del lupo, accogliendo le richieste degli allevatori, che chiedevano per potersi difendere dalle predazioni che non fosse più considerata specie “particolarmente protetta”.
“Questa è una giornata felice per il mondo degli allevatori del pastoralismo lombardo - ha commentato il consigliere regionale, Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione Montagna e Coordinatore del Gruppo di Lavoro “grandi carnivori” in Regione Lombardia - . Finalmente l’Unione Europea riconosce quello che noi in Regione Lombardia dicevamo da tempo, cioè che, numeri alla mano, il lupo non è una specie in pericolo di estinzione. Ora, senza perdere altro tempo, recependo la nuova posizione dell’Europa, dovremo procedere il prima possibile per adeguare anche la normativa nazionale in modo tale da prevedere un piano di monitoraggio e gestione della specie lupo anche in Regione Lombardia. Con questa decisione è stato ripristinato l’ordine naturale delle cose. Abbiamo cambiato il paradigma: non sono i lupi a dover essere salvaguardati nelle zone antropizzate, ma le attività e la presenza dell’uomo, specialmente nelle zone rurali e di montagna, che devono essere tutelate e protette".
"Il cambio di posizionamento di alcuni Stati membri, tra cui Germania e Portogallo hanno portato la maggioranza verso questa decisione – spiega Alessandro Panza, Consigliere per le politiche per le aree montane del Ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli e responsabile del dipartimento Montagna della Lega -. È una decisione che aspettavamo da tempo, un piccolo gesto di attenzione da parte dell’Unione Europea soprattutto verso gli allevatori e gli abitanti delle terre alte. Questo ovviamente non significa caccia indiscriminata o eradicazione del lupo, come purtroppo molte associazioni ambientaliste insinuano - prosegue Panza - ma permetterà, una volta fatto il passaggio formale di modifica della Convenzione di Berna, di poter gestire con migliore efficienza quello che purtroppo è a tutti gli effetti diventato un problema. La gestione attenta e responsabile della presenza dei grandi carnivori, soprattutto in un territorio fragile come quello montano, è necessario per garantire la sopravvivenza di quelle tante piccole aziende che costituiscono un patrimonio di conoscenza, cura e sviluppo del territorio che non possiamo permetterci il lusso di perdere. L’iter sarà ancora lungo, ma il fatto che finalmente si tenga conto anche delle esigenze degli abitanti e degli allevatori della montagna è un dato positivo di cui tenere conto. In aggiunta a questo, oggi la Commissione Bilancio del Senato ha dato parere favorevole al DDL Montagna, dimostrando, ancora una volta, come finalmente dopo tanti anni di sforzi e di lavoro finalmente la montagna italiana abbia finalmente la giusta considerazione da parte delle istituzioni. Il percorso sarà ancora lungo ma era doveroso iniziare, ed è stato fatto”.