Sondalo

Scoppia la grana sul destino del chiesone

Interrogazione della minoranza sulla struttura donata dalla Diocesi per cui ci sarebbero progetti "troppo onerosi per il Comune".

Scoppia la grana sul destino del chiesone
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Giovedì 3 ottobre, il consiglio comunale straordinario richiesto dai consiglieri del Gruppo di minoranza SiAmo Sondalo guidati da Luigi Grassi. Tre interrogazioni. La prima, una richiesta di informazioni sullo stato di avanzamento degli atti, il programma dei progetti, dei finanziamenti, circa la riqualificazione degli immobili di proprietà della Diocesi di Como, il cosiddetto chiesone (3 milioni di euro dai Comuni Confinanti, in arrivo primavera 2025). Data lavori, 2028. La seconda interrogazione, ritorna sullo studio del professor Florian, l’ipotesi di Fondazione in partecipazione che individui un modello di gestione ottimale per l'ospedale Morelli, il perchè dell’affidamento con urgenza. La terza, verte sui contenuti del DUP documento unico di pubblicazione, triennio 2025-2027, il diritto alla salute e l’eredità delle Olimpiadi.

Cossi

Ha risposto Francesco Cossi, vicesindaco e presidente della Comunità montana. "La bozza è stata redatta su volontà di entrambe le parti, Diocesi e Comune: verrà definito l’atto di donazione, riguardante il fabbricato allo stato di scheletro strutturale, l’area di pertinenza (sagrato) copertura e depositi, nonché l’ex casa parrocchiale. Non ci sono stati di avanzamento rispetto all’idea generale di realizzare una piazza nella parte incompiuta (per Paolo Baldaccini della minoranza “il sagrato deve restare tale, non snaturato”) e ristrutturare l’ex casa parrocchiale per ospitare la caserma dei Carabinieri, per permettere al Comune di ritornare nella disponibilità di una dimora storica in piazza Repubblica dove è oggi, per un utilizzo in ambito sociale, artistico e culturale". Minoranza contenta, ma perplessa, si domanda se i soldi siano sufficienti. "Spero - sempre Paolo Baldaccini - la caserma non si faccia: con tutti i requisiti imposti dal Ministero, ci troveremmo con un’area militare nei pressi di chiesa e asilo; la caserma attuale è stata riqualificata ex novo negli anni Ottanta: è perfetta. Ci vorrebbe unanimità del consiglio e della popolazione".

Sindaco

La sindaca Ilaria Peraldini ha risposto alle interrogazioni della minoranza numero due e tre, criticando il fatto che fossero state pubblicate sui social prima che depositate all’ente o inviate tramite Pec. "Lo studio Florian è stato commissionato dall’intero territorio dell’Alta Valle, con l’obiettivo di proporre, in linea con i mutamenti legislativi, un’alternativa agli studi precedenti, un possibile istituto giuridico a garantire una forma gestionale autonoma; è stata individuata la Fondazione in partecipazione pubblico-privata, su cui, ad oggi, Regione Lombardia non si è ancora espressa chiaramente. Una storia non molto diversa dalla proposta Luigi Mescia, che, si spera, possa avere maggior successo. Sul Piano Olimpico, il Morelli è stato individuato ospedale olimpico sede dell’emergenza/urgenza, insieme ai policlinici da campo allestiti temporaneamente presso la Casa della sanità di Livigno e la Casa di comunità di Bormio; verrà valorizzato attraverso l’implementazione e l’adeguamento delle apparecchiature del polo radiologico e delle sale operatorie, il potenziamento delle attrezzature di quello riabilitativo e del centro di preparazione olimpica sport invernali presso la medicina dello sport, e la realizzazione di una nuova cabina elettrica e interventi sul fronte elettrico. Voi invece asserite non sia previsto nulla, non perdete tempo ad accusarci di scarso interesse circa la sanità. Avete provocato fastidio nei cittadini, a sollecitarci su azioni già previste per cercare di attribuirvi i meriti quando realizzate. Noi teniamo fede a quanto promesso e non ci presteremo a fare quella vecchia politica che tanto vorreste riportare in scena".

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