"Grazie della stima, ma sarà lunghissima"
Sono trascorsi 10 giorni dall’avvio di raccolta firme per il reintegro del dirigente dell’Istituto Alberti Bruno Spechenhauser.
Sono trascorsi 10 giorni dall’avvio di raccolta firme per la richiesta di reintegro del dirigente dell’Istituto Superiore Statale Alberti (750 studenti, tre indirizzi liceali, due tecnici, l’alberghiero) Bruno Spechenhauser, 63 anni, preside dal 2018, ex studente, per 30 anni insegnante di matematica e fisica fino al 2 gennaio 2024 quando è stato sospeso, in attesa degli esiti del procedimento giudiziario, che lo coinvolge, con 37 indagati (tra cui quattro presidi in provincia) nell’inchiesta culminata con l’arresto dell’ex provveditore di Sondrio Fabio Molinari. La risposta in Alta Valle e non solo, di genitori, ex studenti, insegnanti, di tanti che lo hanno conosciuto per vari motivi, non si è fatta attendere. Ad oggi le firme raccolte nelle postazioni sono 808 in 17 dei 28 punti disponibili. Numerosissime manifestazioni di stima, e volontà di collaborare, anche coprendo territori fuori provincia.
Colturi
Dice Sabina Colturi, ex alunna e madre di studenti, promotrice dell’iniziativa con Ruggero Guanella, anche lui medesime caratteristiche. "Spechenhauser ha voluto fare della scuola un polo culturale, aprendola al territorio; la gente ci chiama, mostrando grande fiducia in lui. Didatticamente bravissimo, persona di grande umanità, non faceva sconti e ci incoraggiava, ricordo; crede in quello che fa, nessuno lo dimentica, e averlo come prof è un privilegio. Visti i riscontri crescenti, ci alimenta la speranza che qualcuno sopra di noi ci ascolti". Guanella ha aperto una pagina facebook dedicata, che ha raccolto 800 iscrizioni in 5 giorni; in essa, si citano la Costituzione italiana, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. "Raramente - dice Guanella - accade una mobilitazione popolare così forte, univoca. La parola ‘innocente’ non può essere manipolata o interpretata: l’imputato non è colpevole fino a ultimo livello di giudizio; una sospensione senza processo è una precondanna, sbagliata, inaccettabile: Bruno deve ritornare". Così Spechenhauser: "Ero all’oscuro dell’iniziativa; non mi aspettavo tutto questo, solidarietà, vicinanza e stima; la vicenda deve fare il suo corso e sarà lunghissima, come sempre nella gestione della giustizia; rischio di non rientrare più prima della pensione, di non rivedere i miei ragazzi, ciò mi preoccupa più di tutto".