#roadtovanoni: in tanti alla prova del percorso
Anche i giovani protagonisti: hanno testato il Minivanoni
Altra trappa di avvicinamento al Trofeo Vanoni con la prova percorso svoltasi ieri, martedì 15 ottobre 2024, in collaborazione con i negozi 3PassiOutodoor e Bianchini Calzature di Morbegno. La gara, lo ricordiamo, si svolgerà domenica 27 ottobre.
#roadtovanoni: in tanti alla prova del percorso
Frontali Petzl in testa, doppio nodo alle scarpe LaSportiva e via. Un centinaio di runner hanno affrontanto i tre diversi percorsi del Vanoni: quello del Minivanoni riservato agli under 18 con tanti piccoli diavoli rossi guidati dagli allenatori Mauro Manenti, Giorgio Porta, Carlo e Marco Leoni, quello delle donne di 5 chilometri con 248 metri di dislivello con un bel gruppetto di wonderwoman che correranno a staffetta a 2 elementi ed infine il gruppone degli uomini che ha raggiunto il GPM ad Arzo e completato i 7,250 km con dislivello positivo 435 metri. Alla fine rinfresco per tutti tra le chiacchiere e lo scambio di impressioni.
Positivi i commenti, anche i giovani hanno testato il percorso
“Siamo molto soddisfatti di questa prova percorso perché ha richiamato diversi appassionati di corsa in montagna e tanti atleti che saranno al via del 67° Trofeo Vanoni, del 41° Vanoni femminile e del 47° Minivanoni – racconta il vicepresidente del GS CSI Morbegno Marco Leoni – grazie ai negozi 3 Passi Outdoor e Bianchini Calzature di Morbegno per la prova frontali Peztl e scarpe LaSportiva e all’Oratorio di Morbegno per l’ospitalità”.
“Abbiamo portato anche i nostri giovani a provare il Minivanoni – gli fa eco l’allenatore Carlo Leoni – tutti insieme hanno visto i tracciati delle varie categorie e siamo arrivati fino al Tempietto. Tappa d’obbligo alla porta della via Priula, per una foto di gruppo, ma soprattutto per leggere insieme e ricordare la targa dedicata a GP Bottà che recita “Qui si salgono le strade del Trofeo Vanoni, gara internazionale di corsa in montagna. A Morbegno nessuno è estraneo, l’unico estraneo è l’amico che non abbiamo ancora conosciuto”. Ci teniamo sempre, ogni anno, a fare questo gesto, perché quello che noi siamo oggi ed è il Trofeo Vanoni oggi, è grazie al lavoro e alla passione di tante persone che sono venute prima di noi”.