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67° Trofeo Vanoni: è l’anno del Valchiese

L’SA Valchiese ha finalmente conquistato il prestigioso Trofeo Vanoni alla sua 67ª edizione, superando un campo di 155 squadre, inclusi atleti internazionali da tutta Europa e dal Messico.

67° Trofeo Vanoni: è l’anno del Valchiese
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“Questa è la volta buona” è stato il leit-motiv che ha accompagnato l’SA Valchiese nella marcia di avvicinamento al 67° Trofeo Vanoni, e così è stato. Ben 155 terzetti al via di questa gara che ha richiamato atleti anche dal Messico oltre che da tutta Europa. Il Trofeo Vanoni è la storia della corsa in montagna, il Trofeo Vanoni è passione, amicizia, voglia di esserci, è la vera corsa in montagna, quella classica, nella formula a staffetta che rende ancora più affascinante e imprevedibile la gara.

Lo sanno bene i ragazzi del Valchiese, sempre accolti con grande calore dal pubblico eccezionale che solo Morbegno sa offrire, così come gli atleti stranieri.

La gara

E quindi subito Alberto Vender è partito a tutta, ben determinato a prendersi quel primo posto a squadre sfiorato tante volte in passato. A fine salita Vender è appaiato ad Andrea Elia (La Recastello) che da buon campione italiano vertical ha dato il meglio di sé nella parte a lui più congeniale. Seguono Michael Galassi (US Aldo Moro Paluzza), Tiziano Moia (Gemonatletica) e Matthieu Le Fur (Francia).

La discesa vede Vender involarsi verso via Vanoni (suo il miglior crono di giornata con 29’52”, unico a scendere sotto il muro dei 30 minuti), mentre alle sue spalle con 31” di gap cambia l’US Paluzza che lancia Rok Bratina. Dopo altri 15” transita il Team Caledonia che vede il passaggio di testimone tra Ross Gollan ed Ewan Brown. Quarta al cambio l’Inghilterra under23 e quinta La Recastello.

Nella seconda frazione Marco Filosi non molla e tiene la testa della gara. Alle spalle del Valchiese si piazza La Recastello con Luciano Rota. A seguire al secondo cambio i britannici del Team Caledonia, l’US Aldo Moro Paluzza, Gemonatletica Atletica, l’Inghilterra e la Francia che con un Alric Petit con il freno a mano tirato in discesa si stacca dalla testa della corsa. Nella terza e ultima frazione Luca Merli parte con un vantaggio superiore al minuto ed Ennio Colò inizia a sognare. Jean-Claude Louison si affida al bronzo europeo Théodore Klein che recupera cinque posizioni e porta la Francia al secondo posto già al Dosso.

Ormai i giochi sono fatti. L’SA Valchiese vince con il tempo di 1h31’04” lasciando a 1’25” i francesi che cedono lo scettro dopo 4 vittorie consecutive. Fabio Ruga (La Recastello) stringe i denti e tiene la terza posizione con il tempo finale di 1h33’58”.

Seguono 4 squadre del Regno Unito: 4° il Team Caledonia (1h34’06”), 5° l’Inghilterra under 23 (1h34’37”), 6° l’Inghilterra (1h35’12”), 7° Scozia (1h36’14”). Completano la top ten 8° US Aldo Moro Paluzza (1h37’09”), 9° Messico (1h37’48”), 10° Snowdon Race Team (1h37’51”).

Miglior under 23 Matthew Knowles (Inghilterra), migliori master A la Gran Bretagna con Rob Hope, Ben Mounsey e Shaun Godsman, migliori master B gli inglesi Karl Gray, Ian Holmes e Paul Cornforth. Il titolo regionale a staffetta è andato alla Recastello Radici Group.

Classifiche: https://www.fidal.it/risultati/2024/COD11214/Index.htm

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