Grandi carnivori, Zamperini: "Diciamo con chiarezza che i lupi sono un potenziale pericolo per l'uomo e le sue attività"
Oggi a Milano il Workshop che si inserisce all' interno dei Task del progetto LIFE SNAP NATCONNECT2030
Giornata di lavoro sui Centri Grandi Carnivori a Palazzo Pirelli oggi, giovedì 20 novembre 2024. Un Workshop che si inserisce all' interno dei Task del progetto LIFE SNAP NATCONNECT2030, un progetto LIFE Strategico per la Natura il cui obiettivo principale è preservare la biodiversità. Tra gli intervenuti, il Presidente della Commissione Montagna di Regione Lombardia, Giacomo Zamperini.
Grandi carnivori, Zamperini: "Diciamo con chiarezza che i lupi sono un potenziale pericolo"
“Convegni come questo - commenta il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia - sono fondamentali per confrontarci sulle possibili soluzioni di controllo e di gestione, partendo dall’ascolto dei territori e di chi subisce l’eccessiva concentrazione dei lupi. Delle presenze che i dati del monitoraggio effettuato da Regione Lombardia danno in forte aumento, alimentando le giuste preoccupazioni di chi, come allevatori e agricoltori, vive e lavora quotidianamente nelle zone rurali. Per questo ringrazio gli organizzatori, in particolare il Presidente di Ersaf, Fabio Losio, e il Direttore Mauro Fasano".
“Basta tabù: l’eccessiva concentrazione dei lupi rappresenta un potenziale pericolo per l’uomo e le sue attività – continua il Consigliere -, dobbiamo poterlo dire chiaramente e senza creare allarmismo ma con assoluta consapevolezza. Anche le istituzioni europee hanno dato un preciso segnale approvando il declassamento dello status di protezione del lupo, basato su dati i quali certificano che la specie non è in pericolo d’estinzione e, dunque, non deve più essere particolarmente protetta. Questo cambiamento deve aprire necessariamente a nuove misure per bilanciare la salvaguardia della biodiversità con le esigenze di sicurezza e sostenibilità economica. Il cambio di paradigma si rende improrogabile: non sono i lupi a dover essere salvaguardati nelle zone antropizzate, ma le attività e la presenza dell’uomo, specialmente nelle zone rurali e di montagna, che devono essere tutelate e protette".
"Serve far capire a tutti che l’attenzione di Regione Lombardia sul tema è alta: siamo sul pezzo! – afferma Giacomo Zamperini -. Serve però imparare a prendere spunto anche dalle altre regioni che mettono in campo misure efficienti, ad esempio, la previsione di una task force facilmente reperibile che intervenga prontamente quando necessario o nuove tecnologie e strategie di prevenzione. Abbiamo tanto da lavorare anche sugli indennizzi”.
“Infine - conclude Zamperini - è fondamentale avvalersi del contributo del mondo rurale e dell’esperienza degli allevatori, figure che rappresentano le vere sentinelle della biodiversità e che possono essere affiancate allo straordinario lavoro che svolge chi attua le misure decise, come i Carabinieri Forestali e la Polizia Provinciale".