Sicurezza

Arpa visita il Centro di Monitoraggio Geologico e fa un sopralluogo alla frana in Val Genasca

Il sopralluogo è stato l’occasione per ribadire l'importanza di un sistema di monitoraggio avanzato e di come la prevenzione e l'uso della tecnologia possano fare la differenza nella gestione del rischio naturale

Arpa visita il Centro di Monitoraggio Geologico e fa un sopralluogo alla frana in Val Genasca
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Questa mattina, giovedì 5 dicembre 2024,  il direttore generale di Arpa Lombardia, Fabio Cambielli, accompagnato dal direttore della Direzione Tecnica Monitoraggi e Prevenzione del Rischio Naturale, Orietta Cazzuli e dal responsabile del Centro di Monitoraggio Geologico (CMG) dell’Agenzia, Luca Dei Cas, ha effettuato una visita al CMG di Sondrio, con un successivo sopralluogo alla frana di Val Genasca, sul territorio comunale di San Giacomo Filippo. Un'occasione per approfondire il funzionamento e i progressi della rete geologica regionale che monitora le aree a rischio frana, migliorando la sicurezza dei territori lombardi.

Arpa visita il Centro di Monitoraggio Geologico di Sondrio

Il CMG, una realtà di eccellenza, è attivo fin dal periodo antecedente alla nascita di Arpa Lombardia e rappresenta un punto di riferimento per la gestione e la prevenzione del rischio naturale in regione. Da anni, infatti, il centro investe costantemente nell’evoluzione tecnologica, dotandosi di strumenti avanzati per il monitoraggio delle frane. La rete geologica lombarda monitora 45 grandi frane distribuite in sei province, utilizzando ben 875 sensori ad acquisizione automatica che producono annualmente 26.785.000 dati. A questi si aggiungono 220 campagne annuali, per un totale di circa 70 mila dati all'anno, che arricchiscono le misurazioni automatiche.

Sopralluogo alla frana in Val Genasca

Il sopralluogo alla frana di Val Genasca ha permesso di illustrare l'efficacia del monitoraggio continuo. Qui, infatti, da anni è attiva una

colonna inclinometrica che misura in tempo reale gli spostamenti del terreno e la presenza di acqua nel versante in frana. Un sistema fondamentale per prevenire eventuali dissesti, grazie alla sua capacità di rilevare anche i minimi cambiamenti nella stabilità del pendio. Inoltre, il sito è dotato di altri sistemi di monitoraggio topografico ed estensimetrico, che contribuiscono a mantenere sotto controllo l’evoluzione della frana.

Tra gli strumenti più innovativi, il CMG è dotato di un sistema di early warning (allerta)che sorveglia le aree di frana più critiche, consentendo di attivare in anticipo le misure di prevenzione. Un esempio di successo di questo sistema è stato il caso della frana del Gallivaggio nel maggio 2018, quando il monitoraggio ha permesso di avvisare tempestivamente le autorità e di evacuare le zone interessate, prevenendo danni a persone e beni. Oltre alla protezione dei cittadini, è stato possibile intervenire sulla viabilità e tutelare anche il patrimonio storico-culturale, come il Santuario di Gallivaggio, minacciato dal crollo.

Il sopralluogo è stato l’occasione per ribadire l'importanza di un sistema di monitoraggio avanzato e di come la prevenzione e l'uso della tecnologia possano fare la differenza nella gestione del rischio naturale. Il CMG continua a rappresentare una risorsa fondamentale per la protezione del territorio lombardo, contribuendo a mantenere al sicuro le comunità e a ridurre i rischi legati alle frane e ai dissesti idrogeologici.

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