"Troppo silenzio da Bormio e Livigno"
Gli Amici del Mortirolo tornano alla carica, insieme all’amministrazione di Mazzo, con la richiesta di allargare la strada.
"Sapevamo perfettamente che la richiesta che noi abbiamo presentato all’amministrazione comunale di Mazzo riguardante la chiusura dell’iconica salita del Mortirolo avrebbe fatto scalpore. Molto si è detto e scritto anche a livello nazionale, a volte a sproposito. Abbiamo apprezzato l’esortazione fatta da Beppe Conti che in modo semplice e chiaro ha chiesto a chi di competenza di finanziare il progetto presentato dal Comune di Mazzo. Tutto il resto è pura retorica se non ipocrisia e consigli non richiesti. Avremmo voluto sentire le stesse parole pronunciate da Beppe Conti dagli amministratori valtellinesi in particolare dai sindaci di Livigno e Bormio che tanto hanno avuto dal Mortirolo. Ribadiamo che la sicurezza dei ciclisti e di chi la salita la percorre non è negoziabile. Pertanto se non saranno stanziati i soldi per l’intervento confermiamo la richiesta di chiusura della strada già nella stagione 2025". Gli Amici del Mortirolo non mollano la presa nemmeno a Natale, e a braccetto con l’amministrazione comunale di Mazzo, chiedono ancora l’allargamento della strada. Che, secondo quello che ci ha detto il sindaco la settimana scorsa, dovrebbe essere in questi termini.
I termini
"Si tratta di allargare la sede stradale quanto basta per mantenere la distanza laterale di sicurezza in fase di sorpasso e scambio tra veicoli e ciclisti di almeno 1,5 metri per gran parte del tracciato; la strada è larga da m 3,00 a 3,50 in media m 3,20: serve stendere una striscia d’asfalto (binder) sulla banchina per aumentare la larghezza a m 3,80-4,00 prima di riasfaltare l’intera sezione (ben lungi dal creare un’autostrada), teniamo presente che il tratto Anas Biorca-Mortirolo è largo minimo m 4,00; in tal modo il ciclista sotto sforzo in salita non rischierà al sopraggiungere di un veicolo alle spalle e in discesa eviterà la collisione o caduta per scansarlo; il tracciato e le pendenze restano invariati; la percorrenza in discesa con bici da corsa può essere consentita solo se il fondo stradale è in buone condizioni: asperità e buche possono essere fatali data la velocità; la strada deve essere fruibile da veicoli e soprattutto mezzi agricoli dei proprietari di maggenghi, baite, malga e rifugio comunale senza limitazioni; il passaggio alla gestione Anas degli ultimi 4 km della salita connessi con la tratta Grosio-Biorca ha determinato una notevole riduzione del traffico veicolare, si possono introdurre restrizioni al traffico intervallivo da Mazzo, ma non si eliminano i rischi derivanti dalla ridotta larghezza e dal fondo deteriorato".