Clima pazzo, conto salato: a Sondrio il lavoro degli agricoltori ha salvato settori-chiave
Siccità e maltempo hanno imperversato su tutto il territorio nazionale.
L'agricoltura italiana ha subito nel 2024 un duro colpo da 9 miliardi di euro, a causa dei cambiamenti climatici e delle epidemie che hanno flagellato le campagne. Un bilancio pesante, tracciato dalla Coldiretti, che evidenzia un impatto devastante sui redditi delle aziende agricole, già messe a dura prova dalla concorrenza sleale delle importazioni e dagli alti costi di produzione.
Siccità e maltempo
“Diciamo che nell’anno appena trascorso, gli agricoltori valtellinesi e chiavennaschi hanno dovuto un po’ fare i salti mortali per rimediare situazioni che sembravano compromesse e, in qualche caso, ribaltarle” osserva il presidente di Coldiretti Sondrio Sandro Bambini.
“Un esempio è quello dei formaggi d’alpeggio che si sono rivelati da manuale, nonostante una stagione iniziata in ritardo proprio per le prolungate piogge primaverili che hanno duramente penalizzato, invece, il comparto apistico nel momento clou delle fioriture”.
Siccità e maltempo hanno imperversato su tutto il territorio nazionale, causando cali produttivi a doppia cifra per eccellenze come il grano (-20%) e l'olio d'oliva (-32%), con rese basse ovunque, Valtellina compresa, che per quest’ultimo segmento va però in controtendenza registrando una raccolta di segno positivo. Il clima piovoso in primavera ha visto la comparsa della peronospora, costringendo i viticoltori ad intervenire per preservare la maturazione delle uve.
“L’anno precedente era andata sicuramente peggio, ma non è chiaramente possibile vivere di speranze. Senza contare che, ai flagelli del clima si aggiungono gli effetti delle epidemie che hanno colpito le stalle italiane anche in territori non troppo lontani dal nostro: dalla peste suina africana alla lingua blu, con centinaia di migliaia di animali abbattuti. Va quindi ribadita l’urgenza di provvedimenti a sostegno del settore, a partire dall'Europa. Per garantire la sovranità alimentare europea, obiettivo dichiarato dalla presidente della Commissione UE von der Leyen, è fondamentale riformare la Politica agricola comune, assicurando che le risorse siano destinate esclusivamente ai veri agricoltori”.