A cosa serve la rotonda di Stazzona? I villaschi non la vogliono
Il sentimento popolare dei residenti è assolutamente contrario al progetto ormai realizzato.
Nel progetto della tangenziale di Tirano, ormai in avanzato stato di realizzazione, c’è anche la famigerata rotonda al ponte di Stazzona, frazione di Villa. E il dato clamoroso è che non c’è un solo villasco che la voglia o che la reputi necessaria. Già sentimmo a tale proposito l’ex sindaco Giacomo Tognini e lo storico tecnico ingegner Enrico Moratti. Il geometra Spavetti ci fornisce dati ancora più specifici.
"Essendoci circa 4 metri tra viabilità esistente e terreni la variante può passare sotto, con sottopasso, evitando uno scempio e rischi per pedoni e veicoli lenti, nonchè code.
Ora a lavori in parte realizzati si può ancora modificare alzando in corrispondenza della prevista rotonda pericolosa, la nuova strada di metri 2/2,50 e abbassando la strada attuale di metri 2/2,50, in modo che la variante statale 38, non interferisca con la viabilità locale, tagliando in due il paese, in pratica un muro di Berlino".
La rotonda prevista a raso è per tutti inadeguata, causerebbe rallentamenti al traffico della tangenziale e disagi alla viabilità locale per i collegamenti intercomunali costituiti da mezzi agricoli lenti e per il passaggio dei pedoni, dagli elaborati appare inoltre interrotta la pista ciclabile - Ciclovia dell’Adda - che necessita di un percorso che non comporti l’attraversamento della trafficata 38, per evidenti ragioni di sicurezza.
Traffico
"La rotonda a raso comporterebbe anche aumento di traffico proveniente e diretto ad Aprica nell’angusta strada a tornanti che attraversa il borgo di Stazzona, causando pericolo per i pedoni, e danni per smog e rumore alle abitazioni a ridosso della strada, stretta e pericolosa nella quale il traffico va disincentivato. Per cui sarebbe opportuno la 38 bypassi la viabilità esistente con sottopassaggio (oppure con viadotto), per non accentuare pericoli. La rotonda non serve, causa solo disagi e pericoli e sperpero di soldi pubblici. Chi vuole andare a Stazzona non ha necessità di entrare in tangenziale a Bianzone.
Dal progetto esecutivo: non si vede il collegamento pista ciclabile (la pista ciclabile lungo il fiume Adda, collega Bormio a Colico con un percorso lungo 114 km), nè passaggio pedonale apposito con sottopasso, da Stazzona a Villa (neppure le strisce pedonali). Metteranno il semaforo?". Così l’ingegner Enrico Moratti disse a Centro Valle sul tratto da Stazzona a San Bernardo: "In particolare il previsto rilevato di notevoli dimensioni, di fatto annulla l’effetto di laminazione dell’attuale area di esondazione (A del PAI), con gravi conseguenze per tutte le opere e per la sicurezza delle abitazioni esistenti a valle della frazione San Bernardo".
Tutte queste osservazioni sono state sottoposte ad Anas dal Comune che non ha mai dato nessuna risposta.