L’ANPI in piazza il 15 marzo a Roma per un’Europa di pace e giustizia
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sarà presente alla manifestazione nazionale per chiedere un’Europa federale, pacifica e sociale, opponendosi alla corsa al riarmo e alle politiche economiche fallimentari dell’UE.

L’ANPI parteciperà alla manifestazione nazionale di Roma del 15 marzo, con la consapevolezza che la piazza sarà "disomogenea".
L'ANPI a Roma
L’associazione si troverà accanto a chi sostiene il piano "ReArm Europe", a cui si dichiara "fermamente contraria", ma soprattutto a sindacati, associazioni, sindaci, personalità e cittadini con cui intende dialogare. "Crediamo che solo attraverso il confronto si possano costruire alternative concrete", afferma l’ANPI, sottolineando come sia necessario unirsi con chi "rifiuta con forza la logica della guerra e le attuali politiche dell’Unione Europea".
L’ANPI denuncia con fermezza il riarmo individuale degli Stati, ritenendolo "pericoloso, funzionale solo all’industria delle armi e ai nazionalismi", fenomeno che rappresenta la "negazione stessa dell’idea fondante dell’Unione Europea". Un monito chiaro: "Furono proprio i nazionalismi a trascinare l’Europa nelle grandi tragedie del XX secolo", con due guerre mondiali che segnarono profondamente il continente.
Nel contesto attuale, tra una "Russia espansionista" e una "guerra economica portata avanti dall’amministrazione Trump", l’ANPI evidenzia l’urgenza di ripensare il ruolo dell’Europa.
"Stiamo assistendo ad un attacco da parte del governo USA allo stato di diritto internazionale, con pesanti ingerenze dirette a sostegno dei movimenti di estrema destra, anche di stampo neonazista".
Una netta presa di distanza rispetto agli Stati Uniti di ottant’anni fa, che "contribuirono a ripristinare la democrazia in Europa", a fronte di una politica odierna "nettamente opposta".
L’ANPI sottolinea inoltre il fallimento delle attuali strategie europee sulla guerra in Ucraina:
"Le scelte operate hanno dimostrato la loro inefficacia, aggravando la crisi economica e sociale del nostro continente". Il rialzo dei costi energetici ha reso i prodotti europei "meno competitivi a livello globale", colpendo l’industria e impoverendo la popolazione. Da qui la necessità di un "cambio di rotta urgente".
Critiche severe vengono rivolte alla strategia di difesa europea proposta dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen:
"Non può limitarsi a un mero incremento degli armamenti", ma deve considerare "una difesa a 360 gradi" che affronti "le nuove sfide globali" come la sicurezza informatica e l’autonomia nelle telecomunicazioni satellitari. L’ANPI ribadisce che "non può esistere un sistema di difesa europeo senza un governo politico dell’Unione che gestisca unitariamente politica estera, cooperazione internazionale e commercio".
Europa
L’obiettivo è "un’Europa che guardi alle nuove tecnologie, all’autonomia energetica, all’intelligenza artificiale e che garantisca un vero stato sociale, oggi profondamente compromesso". Un’Europa che affronti "l’emergenza sociale" con politiche concrete di sostegno ai cittadini. Per questo, secondo l’ANPI, è fondamentale "ricostruire una democrazia europea oggi in stato di asfissia", puntando verso "un’Europa federale, pacifica e aperta ai rapporti diplomatici, industriali, commerciali e culturali con tutto il mondo".
La pace passa attraverso la diplomazia, non il riarmo:
"Dobbiamo tornare a pensare in grande, a cominciare da una soluzione negoziata del conflitto in Ucraina". L’ANPI si oppone con forza all’idea di "forze di interposizione formate da truppe di stati ostili ad una delle parti in conflitto", auspicando invece "una conferenza internazionale di pace" che garantisca la sicurezza di tutti, compresa la Russia, e affronti anche la questione del Medio Oriente "sostenendo la creazione dello Stato di Palestina".
"È giunto il momento di passare dalla politica delle armi all’arma della politica", dichiara l’ANPI, convinta della necessità di avviare "un rapido processo verso gli Stati Uniti d’Europa, un’Europa politica che sia un faro di pace e giustizia nel mondo".
Per questi motivi, l’ANPI sarà in piazza il 15 marzo a Roma, per "esigere una nuova Europa", che non tradisca i valori fondanti del Manifesto di Ventotene: "pace, democrazia, stato sociale, difesa dei diritti umani e antifascismo".
"E se non ora, quando?"