Stabile il mismatch

Lavoro in provincia di Sondrio: a marzo 1.070 opportunità, servizi e turismo trainano le assunzioni

Nel trimestre marzo-maggio previste 3.570 entrate, con difficoltà di reperimento per oltre la metà delle posizioni. Piccole imprese protagoniste delle assunzioni, ma persistono carenze di candidati qualificati.

Lavoro in provincia di Sondrio: a marzo 1.070 opportunità, servizi e turismo trainano le assunzioni
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Sono 1.070 le opportunità lavorative offerte dalle imprese della provincia nel mese di marzo, 50 in meno rispetto allo stesso mese del 2024 e 3.570 nel trimestre marzo-maggio 2025, 160 in più rispetto all’intero trimestre dell’anno precedente. A delineare questo scenario è il bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, iniziativa a cui partecipa la Camera di commercio di Sondrio.

Comparto turistico

I servizi si riconfermano il settore maggiormente alla ricerca di personale con 590 ingressi programmati in provincia nel mese e 2.200 nel trimestre, con il comparto turistico, comprensivo dei servizi di alloggio e ristorazione, che stima 190 entrate nel mese e 890 nel trimestre, seguito da commercio (150 a marzo e 510 nel trimestre), servizi alle imprese (140 nel mese e 480 tra marzo e maggio), e servizi alle persone (110 nel mese e 320 nel trimestre). Nel mese corrente l’industria programma complessivamente 470 entrate e 1.360 nel trimestre, di cui, a marzo 290 nell’industria manifatturiera e 190 nelle costruzioni, rispettivamente 840 e 530 nell’intero trimestre.

A ricercare personale a marzo sono prevalentemente le piccole imprese fino a 49 dipendenti, che stimano 670 ingressi, pari al 62,6% del totale (63,5% nel trimestre, con un totale di 2.270 ingressi preventivati). Seguono le medie imprese (tra 50 e 249 dipendenti), rispettivamente con 200 assunzioni previste nel mese corrente e 780 nel trimestre, quindi le grandi imprese (oltre i 250 dipendenti), con 200 ingressi a gennaio e 520 nel trimestre.

Stabile il mismatch

Stabile il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con le imprese della provincia che dichiarano difficoltà di reperimento per circa 590 assunzioni (55,2% del totale), confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati” (nel 37,3% dei casi, ulteriormente in crescita rispetto al 33,3% del mese scorso), mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 12,9%. In particolar modo, tra gli operai, la difficoltà media di reperimento si alza al 60,1%, con picchi dell’80,4% per meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili, del 75% per autisti e del 73,5% per addetti alle rifiniture delle costruzioni. Tra le figure dirigenziali e ad elevata specializzazione risultano praticamente introvabili i tecnici della salute (92,9% dei casi), mentre tra gli impiegati delle professioni commerciali e dei servizi si fatica a trovare professionisti qualificati nei servizi personali (88,5%) ed esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (62%). In tutti i casi la difficoltà di reperimento è da ricondursi alla mancanza di candidati.

Qualifiche

Sotto il profilo dell’istruzione, rimane stabile rispetto al mese scorso la ricerca di laureati (8%), calano leggermente le ricerche di personale con diploma di scuola media superiore (25%) e di scuola dell’obbligo (22%), mentre cresce la ricerca di qualifiche o diplomi professionali (42%).

Tra le qualifiche di formazione o diploma professionale risulta difficile da reperire il personale ad indirizzo elettrico (95,5%), meccanico (84,6%) e ad indirizzo ristorazione (68,1%). Mancano anche diplomati ad indirizzo socio-sanitario (84,6%),costruzioni, ambiente e territorio (75%) e turismo, enogastronomia e ospitalità (63,3%), in tutti i casi per mancanza di candidati.

Contratti

Per quanto riguarda la tipologia contrattuale la situazione è analoga a quella del mese precedente, con l’offerta di contratti stabili (contratto a tempo indeterminato o apprendistato) nel 29% dei casi e di contratti a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita) nel 71%.

Per una quota pari al 63% delle entrate viene richiesta ai candidati esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
L’interesse per i giovani con meno di 30 anni si attesta al 27%, soprattutto per l’inserimento in aree commerciali e di vendita (36,3%) e in mansioni amministrative (34,3%).

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