La Nuova Sondrio annuncia ricorso contro la sanzione del Giudice Sportivo
La società valtellinese è stata raggiunta da una sanzione disciplinare che, secondo quanto comunicato dal club, non rispecchia fedelmente l’effettivo svolgimento dei fatti.

La Nuova Sondrio Calcio ha preso atto della decisione del Giudice Sportivo relativa agli eventi verificatisi al termine della partita di Serie D disputata domenica scorsa allo stadio "La Castellina". La società valtellinese è stata raggiunta da una sanzione disciplinare che, secondo quanto comunicato dal club, non rispecchia fedelmente l’effettivo svolgimento dei fatti.
Ricorso
Il club ha infatti annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la decisione, ritenendo la sanzione non proporzionata a quanto realmente accaduto nel post-partita. Secondo la società, la motivazione alla base del provvedimento risulterebbe inesatta e non in linea con le dinamiche che si sono sviluppate nella zona degli spogliatoi al termine dell’incontro.
La Nuova Sondrio sottolinea inoltre che il proprio personale sanitario, così come gli esponenti delle forze dell’ordine presenti in quel momento, sarebbero pronti a confermare una ricostruzione dei fatti diversa da quella riportata nella decisione del Giudice Sportivo.
La società auspica che, alla luce delle testimonianze e delle prove disponibili, l’organo competente possa rivedere la sanzione e adottare una valutazione più aderente alla realtà dei fatti.
Cosa è successo
Le proteste del tecnico Marco Amelia, del presidente Michele Rigamonti e del direttore sportivo Christian Salvadori nei confronti dell’arbitro Leonardo Leorsini, al termine della partita contro la Pro Palazzolo, sono costate care alla Nuova Sondrio. Pur non essendo stati sanzionati individualmente, la società dovrà pagare un'ammenda di 1200 euro. Secondo il comunicato ufficiale, una persona non identificata ma riconducibile al club avrebbe rivolto espressioni offensive e gesti irridenti all’arbitro, oltre ad accedere indebitamente all’area antistante gli spogliatoi.