I bambini e le bambine della scuola Primaria e Secondaria, Istituto Comprensivo Martino Anzi di Bormio, a Sant’Antonio, si sono trovati un bel regalo alla riapertura dei battenti venerdì 12 settembre: una scuola come nuova, non più verde ma color panna a due tinte, chiara e scura, e con caratteristiche speciali. Infatti, si sono conclusi, in tempo per la riapertura dell’anno scolastico, i lavori iniziati il 13 dicembre 2023, riguardanti l’efficientamento energetico, adeguamento sismico e adeguamento alla normativa di prevenzione incendi, isolamento termico dell’involucro, sostituzione dei serramenti, realizzazione di un vano tecnico interrato con predisposizione per la futura istallazione dell’impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC). Un importo complessivo di euro 2.600.000,00, di cui euro 1.930.000,00 per lavori e euro 670.000,00 per somme a disposizione, interamente finanziati dal Fondo Comuni Confinanti. Progetto predisposto dal Raggruppamento Temporaneo Imprese, Studio Tecnico Associato ingegner Attilio Balitro, architetto Roberto Rabbiosi (Capogruppo mandatario) con Olga Desti, ingegneri Benedetto e Davide Del Simone con Matteo Ciappini, geologo Danilo Grossi. Ditta esecutrice delle opere, DUE A S.r.l. di Teglio, responsabile del progetto, Michele Dei Cas, funzionario comunale. Che afferma. “Non è stato facile, ma i lavori sono stati eseguiti lasciando la scuola in funzione, spostando gli alunni in una delle due ali, leggermente modificata, mentre i lavori si svolgevano nell’altra e viceversa, così da consentire il normale funzionamento delle lezioni senza creare disagi importanti agli utenti”.
Sindaco
Le aule sono state ridipinte a colori vivaci, scelti dal sindaco Luca Bellotti. Soddisfazione da parte sua. “Lavori eseguiti in tempo per consentire la ripresa dell’anno scolastico; mancano piccole opere di finitura; ci sono poche scuole con sistemi antisismici in valle come la nostra. Le finalità dell’intervento non hanno dubbi; a chi ci domandava perché investire così tante risorse quando le nascite sono in calo, come gruppo continuiamo a pensare che le strutture principali in un paese (il futuro della nostra valle) sono le scuole e il centro di aggregazione giovanile, eseguito due anni fa (in totale abbiamo investito 4 milioni di euro); bisogna dare queste opportunità a una comunità, affinchè le nascite possano crescere; al contrario, perderemmo tutti in partenza; nessuno potrà dire che l’amministrazione è stata disattenta. La scuola e i giovani sono identità, la base per poi investire sull’economia. Speriamo venga sempre utilizzata, ma se i numeri un domani non saranno più sostenibili, abbiamo un edificio perfettamente a norma, da riconvertire. A breve verrà dismesso il cantiere così da ripristinare il parco giochi adiacente; in magazzino abbiamo nuovi giochi acquistati per 40 mila euro; purtroppo era l’unica area utilizzabile su cui posare la gru. Razionalizzeremo il parcheggio antistante la scuola per mettere più in sicurezza l’accesso”.