Stabilizzazione

Giustizia a rischio: anche a Sondrio lo sciopero dei precari PNRR

A Sondrio come in tutta Italia lo sciopero dei precari PNRR della giustizia: in 12.000 attendono risposte sul loro futuro, mentre senza stabilizzazioni dal 2026 tribunali e uffici rischiano il collasso.

Giustizia a rischio: anche a Sondrio lo sciopero dei precari PNRR

Martedì 16 settembre anche a Sondrio incroceranno le braccia le lavoratrici e i lavoratori precari assunti con i fondi del PNRR a supporto degli uffici giudiziari. L’iniziativa si inserisce nello sciopero nazionale indetto dalla FP Cgil per richiamare l’attenzione sulla condizione di circa 12.000 professionisti impiegati su tutto il territorio, senza una garanzia reale di continuità lavorativa.

Sciopero

A livello nazionale, spiegano Michela Turcatti e Leonardo Puleri della Fp Cgil di Sondrio, solo 3.000 di questi lavoratori hanno ottenuto la garanzia di stabilizzazione. Per altri 3.000 esiste un impegno del Governo a prevedere assunzioni attraverso la legge di bilancio, mentre per i restanti 6.000 il futuro è segnato da una vera e propria “roulette assunzionale”.

“Si tratta – sottolineano i sindacalisti – di professionisti che da tre anni contribuiscono a modernizzare ed efficientare il sistema giustizia. Dopo aver vinto un concorso, essere stati formati e aver sostenuto l’attività quotidiana dei tribunali, rischiano oggi di rimanere senza un lavoro e di lasciare scoperti uffici già in forte difficoltà”.

Il termine dei contratti, fissato a giugno 2026, comporterebbe non solo perdita di reddito e nuove disoccupazioni, ma anche un duro contraccolpo per il sistema giudiziario, già segnato da carenze croniche di personale, in particolare in Lombardia.

“Del resto – osservano Turcatti e Puleri – alcuni precari stanno già abbandonando il progetto, scegliendo altre amministrazioni attraverso concorso pubblico”.

Una giustizia sempre più al collasso

La situazione, sottolinea la Fp Cgil, mette in evidenza una giustizia sempre più al collasso: tribunali, corti d’appello e uffici faticano a garantire servizi essenziali. I carichi di lavoro pesano sui dipendenti a tempo indeterminato e, senza un intervento rapido, la scadenza del 2026 rischia di tradursi in un vuoto organizzativo difficile da colmare.

Il caso riguarda da vicino anche Sondrio. Al Tribunale di Via Mazzini, attualmente, operano sei unità di personale precario PNRR che ogni giorno, insieme ai colleghi stabili e a lavoratori provenienti da altre amministrazioni, assicurano servizi fondamentali.

“La loro presenza – sottolineano dalla Fp provinciale – ha rafforzato l’efficienza del Tribunale, ma senza stabilizzazione si rischia il fallimento del progetto Ufficio per il Processo”.

Secondo la Legge di Bilancio approvata dal Governo, l’assunzione di parte di questi lavoratori avverrebbe solo a partire da luglio 2026, con un percorso che si concluderebbe entro il 2029, troppo tardi rispetto all’urgenza che i sindacati denunciano.

A Sondrio

Per questo, a Sondrio, l’appuntamento è fissato per martedì 16 settembre, dalle 9 alle 10:30 davanti al Palazzo di Giustizia di Via Mazzini, con un volantinaggio di sensibilizzazione. L’obiettivo è ribadire la necessità di una stabilizzazione immediata e universale: una questione che, al pari dei tempi della giustizia, “non può attendere”.