A 400 anni dalla nascita

Un concerto per Francesco Rogantini

Due le date: 26 settembre a Ponte in Valtellina e 27 settembre a Chiavenna.

Un concerto per Francesco Rogantini

La musica di Francesco Rogantini – di origini valchiavennasche – torna a risuonare tra le valli che hanno dato i natali alla sua famiglia. L’Associazione culturale Terzo Tempo organizza due concerti, a ingresso libero, per ricordare la sua figura a 400 anni dalla nascita: venerdì 26 settembre alle ore 21 a Ponte in Valtellina, nella chiesa di S. Maurizio, e il giorno seguente, sabato 27, a Chiavenna presso la collegiata di S. Lorenzo, sempre alle ore 21.

Omaggio

Protagonisti del concerto, diretto da Antonello Puglia – presidente dell’associazione organizzatrice e direttore del coro Note sul registro – musicisti con una importante carriera nazionale e internazionale, come il soprano Emanuela Galli, Gabriele Palomba alla tiorba, Matteo Riboldi all’organo, Guisella Massa al violone. Due le formazioni corali chiavennasche coinvolte: la Corale Laurenziana Giocondo D’Amato e la sezione maschile del coro giovanile Note sul registro.

Francesco Rogantini

Francesco Rogantini è uno dei pochi musicisti del passato collegati al nostro territorio, di cui si abbia memoria. La famiglia è originaria di Dasile (Piuro) e poi trapiantata a Morbegno nella seconda metà del ‘500. Il padre Giovanni è valente organaro che opera nella prima metà del ‘600 in Valtellina, nella bergamasca e nei territori di Como e Milano. Dalla sua bottega escono numerosi strumenti, dei quali abbiamo traccia in tutta l’alta Lombardia, a dimostrazione di un’attività fiorente e apprezzata.

 

Francesco nasce nel 1625 probabilmente a Bergamo, per ragioni legate all’attività professionale del padre in quelle terre, e intraprende presto la carriera musicale prima come cantore nella cappella musicale dalla basilica di Santa Maria Maggiore, poi come organista nella medesima basilica e compositore.

Non si hanno molte notizie sulla sua breve vicenda umana, conclusa nel 1651, a soli 26 anni, dopo aver fatto ritorno in Valtellina. Ci rimane però la sua opera come testimonianza di una carriera musicale promettente. Pubblica infatti, ancora giovanissimo, una raccolta di composizioni dal titolo “Il sacro flauto d’Euterpe, cioè il primo libro dei concerti ecclesiastici…”, stampata a Venezia da Alessandro Vincenti nel 1644. Di quest’opera si conoscono oggi due soli esemplari, uno conservato presso il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e l’altro presso la Biblioteca Universitaria di Wroclaw (Polonia).

 

Nelle due serate a lui dedicate a Ponte in Valtellina e a Chiavenna, alcuni brani di questa opera prima di Rogantini saranno eseguiti per la prima volta in epoca moderna, insieme ad alcune composizioni di autori coevi.

Il concerto rappresenta un’imperdibile occasione per riportare l’attenzione su una figura di musicista ancora in gran parte sconosciuta, ma certamente significativa nel panorama artistico e culturale del nostro territorio.