Ha abbattuto due esemplari di ibis eremita, una specie protetta e in breve è stato identificati e denunciato a piede libero. Come spiegano i colleghi di primalecco.it, è stata un’operazione lampo svolta dai Carabinieri Forestali di Lecco e Sondrio martedì 21 ottobre 2025 quando hanno eseguito una perquisizione nei confronti di un uomo ritenuto responsabile dell’uccisione dei due esemplari, appartenenti a una specie in pericolo critico di estinzione.
Abbatte due esemplari di ibis eremita, preso
L’operazione, coordinata dalla Procura di Sondrio, è stata l’esito di un’indagine lampo condotta dai militari dopo la segnalazione del referente del progetto europeo LIFE NBI, dedicato alla reintroduzione dell’ibis eremita nel continente. Gli esperti avevano notato anomalie nei tracciati GPS dei due uccelli, che avevano improvvisamente interrotto i loro spostamenti.
Le ricerche dei Carabinieri forestali hanno portato al ritrovamento dei trasmettitori satellitari con segni inequivocabili di distacco non accidentale. Da lì, la ricostruzione degli ultimi movimenti degli animali ha permesso di circoscrivere l’area dell’abbattimento e risalire al presunto responsabile, poi deferito in stato di libertà per uccisione di animali, furto venatorio e detenzione abusiva di arma. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati armi, munizioni, dispositivi informatici e il tesserino venatorio dell’indagato.
L’ibis eremita (Geronticus eremita Linnaeus), scomparso dall’Europa nel XVII secolo e oggi oggetto di un complesso progetto di reintroduzione finanziato dall’Unione Europea, rappresenta una delle specie più minacciate al mondo secondo la lista rossa della IUCN. Ogni esemplare ha un valore ecologico inestimabile: la sua perdita colpisce non solo il patrimonio naturale italiano, ma anche l’impegno internazionale per la tutela della biodiversità.