L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) condanna con fermezza l’uccisione dei due esemplari di ibis eremita, appartenenti a una specie protetta a livello europeo, abbattuti a fucilate. Un’azione disumana e insensata oltre che un atto gravissimo penalmente rilevante.
L’associazione rende noto che procederà con denuncia nei confronti del presunto responsabile (un uomo di Dubino scoperto dai Carabinieri Forestali) che si è macchiato di un delitto, per bracconaggio, ancora fin troppo frequente nel nostro Paese.
Ibis eremita abbattuti, anche l’OIPA denuncia il responsabile
“Un gesto barbaro e deliberato, e per questo ancora più grave. Non un episodio isolato, ma l’ennesima prova di un clima persecutorio nei confronti delle specie selvatiche, la cui esistenza in Italia sembra voler essere messa in pericolo a tutti i costi. L’unica colpa di questi due ibis, che fanno parte di un importante progetto europeo di ripopolazione di una specie a rischio di estinzione, è stata quella di aver volato verso un Paese i cui vertici continuano vergognosamente a schierarsi dalla parte dei cacciatori”, ha affermato Alessandro Piacenza, responsabile tutela fauna selvatica di OIPA Italia
L’OIPA continua a esprimere forte preoccupazione di fronte all’attuale orientamento politico, che di fatto non previene episodi gravi nei confronti della fauna selvatica. L’associazione ricorda infatti che in Parlamento è attualmente al vaglio il DDL Lollobrigida, noto come “sparatutto”, una vera e propria apertura alla caccia e ai cacciatori, con la concessione di libertà senza precedenti. Questo, ovviamente, a discapito degli animali selvatici – patrimonio indisponibile dello Stato e tutelati dalla Carta Costituzionale – e della biodiversità, oltre che della sicurezza pubblica.