L’ermellino diventato olimpico, gli anfibi sentinelle dei nostri ecosistemi, le Terre alte tra abbandono e ripopolamento: scienza e cultura sono di nuovo al centro degli incontri pubblici organizzati dal Parco delle Orobie Valtellinesi per questo mese di novembre. Gli appuntamenti, in programma il 12, il 21 e il 28, inseriti nei cicli “Mercoledì del Parco” e “Tra carta e sentieri, viaggio letterario dalle Orobie” si potranno seguire in presenza, con ingresso libero, nella sala congressi della sede di viale dei Maestri 752, ad Albosaggia, oppure in diretta streaming sul canale YouTube del Parco.
Impegnato su più fronti
“Questo mese di novembre vede l’Ente Parco impegnato su più fronti – sottolinea il presidente Marco Ioli -. Oltre alla presenza a Sondrio Festival, con le iniziative collegate, proseguiamo con le tradizionali attività di divulgazione dei Mercoledì del Parco e dei Venerdì letterari. A questi appuntamenti si aggiunge la serata dedicata alla scienza durante la quale presenteremo uno dei tanti progetti di ricerca che vedono impegnato il Parco. Con questi incontri pubblici intendiamo avvicinare la popolazione al Parco e agli ambiti della biodiversità e della tutela, approfondendo argomenti di interesse scientifico e culturale”.
Ermellino
Mercoledì 12 novembre, alle ore 20.45, il protagonista della conferenza di Marco Granata, ecologo e autore di pubblicazioni, sarà l’ermellino, in omaggio a Tina, mascotte delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026. Il relatore, che all’Università di Torino, come dottorando, si occupa di ecologia e conservazione dei piccoli carnivori, con predilezione proprio per l’ermellino, presenterà “Ermlin Project”, il progetto di ricerca nel quale tratta lo stato di conservazione dei piccoli mustelidi sulle Alpi, raccontando la loro vita segreta insieme a quella di altri animali poco noti.
Anfibi
Venerdì 21 novembre, alle ore 20.45, verranno presentati i risultati scientifici di un progetto sugli anfibi nel ruolo di sentinelle della salute dei nostri ecosistemi, frutto della collaborazione tra il Parco delle Orobie Valtellinesi e la Fondazione Edmund Mach, condotto tra il 2024 e il 2025. La loro protezione risulta quindi cruciale: i due enti hanno unito le forze per sviluppare una metodologia innovativa, rapida ed efficace, per censirli. Grazie all’analisi del dna ambientale, filtrando l’acqua delle nostre zone umide, è stato possibile individuare la presenza di specie anche in siti che non venivano monitorati da anni. Le informazioni raccolte, che verranno illustrate nel corso dell’incontro da Heidi C. Hauffe della Fondazione Mach, sono fondamentali non soltanto per adempiere ai requisiti europei per la tutela della biodiversità ma anche per definire i futuri interventi.
Abbandono e ripopolamento delle Terre alte
Il contrasto tra l’abbandono e il ripopolamento delle Terre alte sarà al centro del nuovo appuntamento letterario del venerdì, il 28 novembre, alle ore 21. A dialogare con Erik Viani della Libreria VEL di Sondrio, sarà Mauro Varotto, docente di Geografia culturale all’Università degli Studi di Padova.