Il fatto

Frana di Spriana, ripartiti i lavori per la messa in sicurezza

Il cantiere era fermo da dieci anni.

Frana di Spriana, ripartiti i lavori per la messa in sicurezza

Sono ripartiti i lavori per la messa in sicurezza degli abitati di Sondrio, Spriana e Torre di Santa Maria, minacciati dalla Frana di Spriana. Lo ha comunicato oggi, mercoledì 12 novembre 2025, la Prefettura di Sondrio.

Frana di Spriana, ripartiti i lavori per la messa in sicurezza

Il 31 luglio scorso è avvenuta la consegna, da parte del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna, all’impresa aggiudicataria Webuild Spa dei lavori per il completamento delle opere infrastrutturali per la messa in sicurezza dell’abitato dei Comuni di Sondrio, Spriana e Torre di Santa Maria. Opere necessarie per la frana che incombe sul loro territorio.

“Le lavorazioni – spiegano dalla Prefettura –  si inseriscono nell’ambito di una Convenzione Generale che fu stipulata nel 1988 tra l’allora Ministero dei Lavori Pubblici e un raggruppamento temporaneo di imprese, adottata secondo le previsioni della legge n. 662 del 21 novembre 1985, il cui art. 8 prevedeva la realizzazione di interventi a salvaguardia degli abitati minacciati dalla frana”.

Le opere da realizzare, previste dalla XV Convenzione integrativa alla Convenzione Generale, prevedono la messa in pristino del cantiere, il completamento del rivestimento della galleria “bypass”, il completamento del canale di restituzione e la realizzazione della galleria di aerazione.

“Ad oggi – prosegue la nota della Prefettura – sono state avviate le attività di messa in pristino del cantiere, fermo da oltre un decennio, con la rimozione dei macchinari e delle strutture ammalorate ed il ripristino degli impianti elettrici. Entro la fine del mese di novembre sono previsti i lavori di impermeabilizzazione della galleria esistente con nuovi getti di calcestruzzo, mentre dal gennaio 2026 è previsto l’inizio dello scavo della nuova galleria di aerazione”.

I lavori, una volta ultimati, consegneranno al territorio un’opera che metterà in sicurezza il territorio interessato dalla frana; e la loro ripresa è stata l’esito di un iter tecnico-amministrativo estremamente lungo e complesso, riavviato dalla Prefettura di Sondrio e costantemente seguito negli ultimi cinque anni in sinergia con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna ed il Ministero dell’Economia e Finanza

(nella foto di copertina un’immagine del cantiere che era stato abbandonato)