Parte domani, giovedì 20 novembre 2025, la mobilitazione della Cgil con tre mattinate in piazza in vista dello sciopero generale del 12 dicembre. La mobilitazione proseguirà a Sondrio anche giovedì 27 novembre e giovedì 4 dicembre, in un percorso di mobilitazione che culminerà, appunto, nello sciopero generale. E’ previsto un presidio davanti alla Prefettura di Sondrio a partire dalle 10.30.
Cgil, tre iniziative in piazza in vista dello sciopero generale
«Una mobilitazione per denunciare una legge di bilancio ingiusta, che non risponde ai bisogni del Paese e delle persone, caratterizzata da austerità e prelievo fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati».
Con queste parole Michela Turcatti, segretaria generale della Cgil di Sondrio, ha introdotto il percorso di iniziative a sostegno dello sciopero generale.
«Si parte giovedì 20 con un’iniziativa promossa dallo Spi, la categoria dei pensionati della Cgil di Sondrio con un focus sulla sanità pubblica – spiega – Proseguiremo giovedì 27 concentrando la nostra azione su salari, previdenza e fisco, per poi tornare davanti ai luoghi della sanità pubblica nella mattinata di giovedì 4 dicembre per parlare alla cittadinanza di salute e sicurezza sul lavoro».
E ancora: «Una manovra sbagliata, che va cambiata. Lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati si sono trovati negli ultimi tre anni a pagare 25 miliardi di tasse in più a causa del drenaggio fiscale conseguente alla mancata indicizzazione dell’Irpef. Si va dai 700 euro di perdita netta per un reddito da 20mila euro ai 2.000 euro di perdita per un reddito da 35mila. Aldilà delle enunciazioni e degli slogan della maggioranza di Governo, questa clamorosa ingiustizia fiscale penalizza i soli redditi fissi (non chi è in flat tax, non le rendite, non i profitti). Questo maggior gettito, inoltre, non è stato certamente destinato dal governo alla spesa sociale. Non ci sono risorse adeguate per la sanità, per l’istruzione, per l’assistenza agli anziani, per garantire il diritto alla casa, per migliorare il trasporto pubblico, per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori, che infatti continuano a morire come e più di prima».
Michela Turcatti prosegue: «Una grande beffa riguarda la previdenza, con un ulteriore aumento dell’età pensionabile, che colpirà il 99% delle lavoratrici e dei lavoratori, e con l’azzeramento di ogni forma di flessibilità in uscita (comprese le già insufficienti “opzione donna” e “quote varie”). Altro che superamento della legge Monti-Fornero: questo governo ha saputo peggiorarla, con il risultato che andremo tutti in pensione più tardi e più poveri».
La segretaria della Cgil di Sondrio conclude: «Il tutto con un obiettivo preciso: tornare sotto la soglia fatidica del 3% nel rapporto deficit/Pil un anno prima di quanto previsto dai nostri impegni europei, in modo da poter attivare la famigerata clausola di salvaguardia nazionale che permette di scomputare dai vincoli del patto di stabilità la sola spesa militare. Una manovra che punta a un obiettivo chiaro: il riarmo. È necessario un intervento di investimento pubblico che rilanci con forza l’occupazione e il lavoro. Ecco perché, tutte e tutti, dovremo scendere in piazza il 12 dicembre per dare un futuro al nostro Paese».