Sondrio Festival: si chiude la prima settimana tra grandi ospiti e applausi

Una prima settimana intensa tra documentari d’eccellenza, grandi emozioni naturalistiche e un pubblico sempre più partecipe al XXXIX Sondrio Festival.

Sondrio Festival: si chiude la prima settimana tra grandi ospiti e applausi

Il XXXIX Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, ha chiuso la sua prima settimana, caratterizzata da giornate intense, ricche di proposte e di appuntamenti, molto apprezzati dal pubblico, con una domenica quasi interamente dedicata ai documentari in concorso. Due quelli presentati, che hanno confermato l’alta qualità dei titoli della selezione ufficiale di questa edizione: la natura nella sua incomparabile bellezza, ripresa in ambienti naturali incontaminati, tutelati a livello statale.

Documentari

In un Teatro Sociale affollato di bambini e ragazzi, che poco prima avevano applaudito lo spettacolo “In pista per la terra”, dedicato alle Olimpiadi, il giro del mondo ha fatto tappa in America e in Africa, per la precisione in Costa Rica e in Namibia, per raccontare storie affascinanti di felini, giaguari e leonesse del deserto, che sopravvivono adattandosi all’ambiente che le circonda. “La spiaggia dei giaguari” è firmato da Ann Jonhson Prum e Doug Shultz, che con Filipe DeAndrade, hanno vinto Sondrio Festival 2024 per “L’effetto colibrì”. Ci troviamo ancora nel piccolo stato dell’America Centrale ma i protagonisti e l’ambientazione sono diversi.

Amanda, Alonso e Jorge sono tre esemplari di una specie tornata a cacciare sulla spiaggia dopo l’istituzione del Parco Nazionale di Santa Rosa, sulla costa del Pacifico, avvenuta nel 1972. Le prede sono le tartarughe marine che lasciano le acque protettive dell’oceano per raggiungere la terraferma e depositare le loro uova, fino a sette milioni in un lembo di spiaggia lungo poco più di un chilometro.

Ma è proprio la presenza dei giaguari a salvare le tartarughine dagli altri predatori, come uccelli e coyote. Uccidono meno dell’1% delle madri ma proteggono le uova in un insolito legame tra preda e predatore, alleati improbabili nella reciproca sopravvivenza. La cura nel racconto e le bellissime immagini si ritrovano anche nel secondo documentario, “Le leonesse del deserto”, diretto da Will e Lianne Steenkamp, acclamati registi sudafricani, premiati a Sondrio Festival nel 2021 per “L’eredità del leopardo”.

Girato nella Costa degli Scheletri, in Namibia, territorio affascinante e inospitale, vede quali protagoniste tre giovani esemplari, Alpha, Bracco e Charlie, seguite dal ricercatore Philip Stander, che alla loro famiglia ha dedicato molti anni della sua vita. Dalla nonna, unica femmina del branco, soprannominata la Regina, alla madre. Alla sua morte, avvenuta dopo la lotta con un leopardo, le tre cucciole si ritrovano orfane tra le dune, dove scarseggiano acqua e prede, e senza poter contare sull’aiuto della zia. Il loro destino sembra segnato, fino a quando non scoprono un’oasi e imparano a cacciare gli uccelli. Tempo dopo, grazie ai collari, le ritroviamo sulla costa intente a mangiare le foche arenate sulla spiaggia: le sorelle sono rimaste due e Alpha è diventata mamma. Un’altra storia coinvolgente che ha conquistato il pubblico.

Spose bambine

In chiusura di pomeriggio, dopo la presentazione del progetto “Spose bambine”, a cura di Nello Colombo, con l’esibizione sul palco della cantante Consuelo Orsingher, introdotti da Gigliola Amonini, è stato proiettato “Hopeless dreamers”, di Luca Albrisi, il cortometraggio fuori concorso per celebrare i 90 anni del Parco Nazionale dello Stelvio, preceduto dall’intervista a Luca Corlatti.

Seconda settimana

La seconda settimana di Sondrio Festival avrà inizio venerdì 28 novembre e vedrà quale presentatrice Licia Colò. Nella serata di venerdì, nel pomeriggio e nella serata di sabato verranno proiettati gli ultimi quattro
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documentari in concorso. Per i salottini interverranno Roberto Giacobbo, ideatore e volto di “Voyager”, Rai Due, oggi su Mediaset con “Freedom”, Vincenzo Schettini, famoso per “La fisica che ci piace”, e Mia Canestrini, zoologa e divulgatrice. Domenica, alle ore 17.15, si svolgerà la cerimonia d’inaugurazione.