25 novembre

Violenza di genere: studenti in prima linea tra Sondrio e Bormio. L’Arma dei Carabinieri rafforza la campagna nazionale

Sensibilizzazione nelle scuole e impegno delle istituzioni: dalla Rete antiviolenza valtellinese alla campagna dell’Arma per il 25 novembre.

Violenza di genere: studenti in prima linea tra Sondrio e Bormio. L’Arma dei Carabinieri rafforza la campagna nazionale

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Salone delle studentesse e degli studenti ha coinvolto circa 600 studenti tra Sondrio e Bormio.

Un Salone diffuso per coinvolgere i giovani

Il Salone delle studentesse e degli studenti, promosso dalla Rete interistituzionale coordinata dal Comune di Sondrio, si è svolto nella sede di Confartigianato Imprese a Sondrio con la partecipazione di 23 classi degli istituti superiori e — per la prima volta — sarà replicato a Bormio, venerdì 28 novembre, con altre 8 classi dell’Istituto Alberti. Complessivamente gli studenti coinvolti sono circa 600.

L’edizione 2025 introduce, oltre al doppio appuntamento (Sondrio e Bormio), la presenza di organismi che si occupano specificamente dell’uomo autore di violenza — Udepe, Cuav e Casa Circondariale di Sondrio — accanto ai già consolidati enti di supporto: Comune di Sondrio, Ats Montagna, Ufficio Scolastico Territoriale, Asst Valtellina e Alto Lario, Questura, Carabinieri, case rifugio, associazioni e centri antiviolenza. Questa composizione offre agli studenti una visione completa del fenomeno e dei percorsi di tutela e sostegno.

Il messaggio dell’assessore Volpatti

A dare il benvenuto agli studenti è stata l’assessore Raffaella Volpatti, con deleghe alle Pari opportunità e Politiche giovanili. L’assessore ha invitato i giovani a prestare attenzione ai segnali iniziali di comportamenti a rischio, a non sottovalutarli e a chiedere aiuto quando necessario:

“Agire sui ragazzi è fondamentale poiché consente di intercettare i comportamenti a rischio sin dalle loro prime manifestazioni”.

Ha inoltre sottolineato l’impegno della Rete antiviolenza nel consolidare e ampliare l’iniziativa anche in Alta Valle.

Il contributo nazionale dell’Arma dei Carabinieri

In occasione del 25 novembre, l’Arma dei Carabinieri ha avviato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione per rafforzare la consapevolezza sul tema e incoraggiare le vittime a denunciare. Di seguito, il comunicato dell’Arma (testo integrale):

«In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema.

Ogni giorno, l’Istituzione è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne e le iniziative intraprese sono tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante – sia fisico che psicologico.

La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social dell’Arma, oltre alle numerose interviste di Carabinieri particolarmente impegnati nella specifica attività, rappresentano strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino ciò che subiscono.

In tale prospettiva, è stato realizzato uno spot con la partecipazione dell’attrice Cristiana Capotondi, che richiama i concetti di rispetto, ascolto e legalità, sottolineando la necessità di investire su un cambiamento culturale per un futuro senza violenza.

A tal fine, prosegue il coinvolgimento delle scuole e delle comunità. In molti Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha vista storicamente in posizione di disuguaglianza.

Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione.

Inoltre, sul sito www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “Codice Rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia.

Il fenomeno della violenza di genere resta una delle priorità operative dell’Arma, che – in un quadro normativo e sociale in continua evoluzione – ha sviluppato nel tempo una serie articolata di progetti e strutture finalizzate alla prevenzione, all’ascolto e al contrasto.

Tra i progetti e i numeri: la Sezione Atti Persecutori (R.A.C.), la Rete nazionale di monitoraggio, i corsi specialistici dell’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, il progetto “Una stanza tutta per sé” (211 stanze), kit portatili per audizioni, il progetto “Mobile Angel” e dati relativi a reati e arresti sotto il Codice Rosso (2024: 60.972 reati; 9.484 arresti). L’Arma conferma l’impegno a proseguire nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno”.

Numeri e prospettive

I dati citati dall’Arma evidenziano l’intensificarsi dell’attenzione istituzionale: nel 2024 i delitti perseguiti nell’ambito del Codice Rosso sono aumentati, così come gli arresti. Nei primi nove mesi del 2025 sono stati perseguiti oltre 40.000 reati relativi al Codice Rosso, con migliaia di arresti, a conferma della priorità operativa assegnata al fenomeno.