Latteria Sociale Valtellina: a Delebio la rivoluzione verde

Latteria Sociale Valtellina: a Delebio la rivoluzione verde
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Rivoluzione verde per la Latteria Sociale Valtellina.

Nuove aree per stagionatura e lavorazione

Un edificio che si riqualifica e si amplia. Nuove attività da sviluppare. Una strategia pianificata da tempo che presto troverà la sua realizzazione. Il futuro della Latteria Sociale Valtellina è dietro l’angolo e si intravede a Trivate, nel comune di Delebio, dove ai locali di stagionatura ospitati nella struttura esistente si affiancheranno nuove aree per la lavorazione e la porzionatura dei formaggi. Ovvero il taglio e il confezionamento, che troveranno posto in un edificio adiacente.

L'annuncio del direttore Marco Deghi

"A Trivate - spiega il direttore Marco Deghi - sta sorgendo un centro che ci consentirà di qualificare ulteriormente la nostra attività e che ci aprirà le porte di nuovi mercati. Da tempo stiamo definendo una strategia per allargare anche all’estero la distribuzione dei nostri prodotti ma per farlo abbiamo la necessità di presentarci con l’offerta più adeguata. È indubbio che il  il formaggio già tagliato e confezionato meglio si presti a una distribuzione su più vasta scala. Senza contare la preferenza che i consumatori accordano a questi prodotti che rispondono alle esigenze di praticità e di comodità".

Rivoluzione verde e rispetto per l'ambiente

Nella struttura già esistente si sta procedendo ad adeguamenti degli spazi, con la realizzazione di un nuovo ambiente di stagionatura appositamente studiato per il Bitto Dop. L’ampliamento dell’edificio prevede la costruzione di una nuova struttura per l’attività di confezionamento, preparazione e spedizione dei prodotti con celle frigorifere e vani a temperatura controllata adibiti alle nuove attività. I due complessi saranno collegati da un corridoio. Un sistema di recupero del calore della nuova centrale frigorifera e l’impianto fotovoltaico garantiscono un risparmio economico e una riduzione delle emissioni in atmosfera. Sono previsti il recupero dell’acqua piovana raccolta sulle superfici dei tetti dei due edifici. Acqua da riutilizzare nelle operazioni di lavaggio delle superfici interne e nei piazzali esterni. E anche il recupero del calore prodotto dalle celle frigorifere che consentirà di riscaldare l’acqua per usi sanitari.

Rispetto del contesto agricolo

Nel rispetto del contesto agricolo saranno pavimentate le sole aree destinate ai percorsi interni e al parcheggio degli automezzi. La restante superficie manterrà la destinazione a verde con la piantumazione di betulle e aceri. Deghi conclude: "Abbiamo prestato particolare attenzione al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni inquinanti. Oltre che alla mitigazione ambientale. Complessivamente arriveremo a circa 3800 metri quadrati di superficie ma la struttura ha un impatto limitato e ben si integra con il paesaggio montano circostante e l’area verde di fondovalle".

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