Tragedia a Pioltello una settimana dopo la commemorazione sul binario
Silenzio e dolore. "C'è ancora paura per quello che è successo, dobbiamo ritrovare la fiducia"
Una settimana dopo. Erano le 7 meno dieci di giovedì scorso quando il treno Cremona-Milano Porta Garibaldi è deragliato alle porte della stazione di Pioltello terminando la sua corsa un chilometro più in là. Tre le vittime, più di 40 i feriti. A una settimana di distanza sindaci e cittadini si sono ritrovati per commemorare i passeggeri di quel regionale.
Tragedia a Pioltello sindaci in fasce
A rispondere all’appello del sindaco di Pioltello Ivonne Cosciotti c’erano i colleghi di Bussero (Curzio Rusnati), Cernusco (Ermanno Zacchetti), Liscate (Alberto Fulgione), Cassina de’ Pecchi (Massimo Mandelli) e Segrate (Paolo Micheli), insieme a rappresentanti delle varie Giunte, all’onorevole Simona Malpezzi, ai volontari di diverse Protezioni civili e ad alcuni cittadini che hanno deciso di puntare la sveglia presto pur di essere presenti.
Il silenzio e il dolore
Un minuto di silenzio intervallato soltanto dalla voce elettronica che annunciava i treni. Nessuno ha fiatato per rispetto della tragedia che si è consumata una settimana fa. Il pensiero è andato alle vittime, alle loro famiglie, ma anche a chi si è trovato in viaggio su quel convoglio dell’incubo. “Ognuno di noi ha un amico, un parente che ogni giorno prende il treno – ha detto il sindaco Cosciotti – Per questo una tragedia simile ci colpisce ancor di più”. E la paura aleggia ancora tra i binari, lì dove sono ancora visibili i segni del deragliamento di quel maledetto giovedì.