Liberi e Uguali presenta Rosati

Con lui il candidato consigliere Oreggioni.

Liberi e Uguali presenta Rosati
Pubblicato:
Aggiornato:

"Liberi e Uguali" presenta Onorio Rosati. Oggi, lunedì 12 febbraio, l'incontro pubblico in Sala Besta a Sondrio.

Liberi e Uguali presenta Rosati

Alla sala Besta della Banca Popolare di Sondrio Onorio Rosati della lista "Liberi e Uguali" si è presentato al pubblico come candidato alla presidenza della Regione Lombardia. "In questo periodo stiamo visitando le varie zone della Regione, perché riteniamo importante confrontarci con le realtà locali - ha sottolineato Rosati - Le grandi città così come le zone montuose e e la Bassa Padania hanno tematiche comuni ma hanno anche problemi specifici. Questo dialogo con i territori ci aiuterà a costruire il nostro programma, ma ciò sarà utile anche per il dopo voto. Avere cioè un buono risultato alle Regionali sarà un buon viatico per la nascita di un nuovo soggetto della Sinistra più ampio possibile".

Il programma politico

"Il nostro programma politico è il discontinuità con quello che per oltre 20 anni ha caratterizzato il governo del Centro Destra in Regione - ha commentato Rosati - Mi riferisco in particolare a tre grandi tematiche: sanità, istruzione e lavoro. Altro tema a noi caro è l'economia verde, partendo dalla salvaguardia dei territori. Abbiamo finora constatato da parte del Pirellone una mancata attenzione alla manutenzione del territorio e ciò porta allo spopolamento. In particolare la montagna è stata molto trascurata nonostante i proclami della Lega al Governo della Regione".

Matteo Oreggioni candidato consigliere

All'incontro pubblico di oggi era presente anche Matteo Oreggioni, candidato alla carica di consigliere regionale. "Occorre rovesciare il rapporto tra Regione e territori - ha spiegato - Bisogna cioè partire dai territori per costruire progetti condivisi. Un modus operandi che a nostro avviso è stato finora disatteso da Regione Lombardia. I progetti sui grandi temi come il lavoro, la montagna, la sanità si costruiscono partendo dalle realtà locali. Sulla sanità in particolare il modello attuale non tiene conto della specificità dei territori".

 

Seguici sui nostri canali