Da Secam la richiesta temporanea per lo stoccaggio dei fanghi
Due possibilità per affrontare la problematica
Secam invierà alla Provincia la richiesta per l’autorizzazione allo stoccaggio temporaneo dei fanghi prodotti dai depuratori di Valtellina e Valchiavenna allo scopo di tamponare la situazione di emergenza venutasi a creare a seguito della sentenza emessa dal Tribunale amministrativo regionale sul ricorso presentato da alcuni Comuni delle province di Pavia e di Lodi.
Stoccaggio dei fanghi
"La sentenza dispone la riduzione da 10 mila mg/kg, come previsto dalla normativa regionale, a 50 mg/kg dei valori limite e delle concentrazioni di idrocarburi pesanti nei fanghi per l’utilizzo in agricoltura. Tale limite, nel caso degli impianti gestiti da Secam, riguarda esclusivamente questi parametri. Di fatto questa sentenza preclude a Secam, e agli altri gestori della Lombardia, la possibilità di conferire i fanghi prodotti dalla depurazione agli impianti di trattamento autorizzati che, sin dai giorni scorsi, hanno sospeso i contratti in essere" sa sapere la società tramite un comunicato stampa.
Affrontare la problematica
"A seguito dell’incontro che si è tenuto presso Regione Lombardia mercoledì scorso - spiega l’amministratore delegato Gildo De Gianni - sono emerse due possibilità per affrontare la problematica: l’emanazione di un decreto del ministero dell’Ambiente che autorizzi lo smaltimento con limiti diversi, una soluzione che potrebbe però richiedere tempi relativamente lunghi trattandosi di un atto ministeriale, oppure la soluzione rappresentata dalla richiesta di autorizzazione allo stoccaggio temporaneo al presidente della Provincia. Questa soluzione - conclude De Gianni - ci consentirebbe almeno per un mese di tamponare il problema, ma è evidente che se non verrà emanato un decreto legislativo specifico, o uno strumento analogo, la situazione diverrà insostenibile e Secam, come gli altri gestori lombardi"