“Italia 70 - 10 anni di Piombo”, lo spunto viene da Sondrio

Il documentario è stato presentato in Vaticano dal Direttore dell'ufficio scolastico Fabio Molinari.

“Italia 70 - 10 anni di Piombo”, lo spunto viene da Sondrio
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Ricostruzioni e testimonianze per raccontare una stagione di sangue segnata da bombe, attentati, stragi e rapimenti. È il cuore di “Italia 70 - 10 anni di Piombo”, il documentario targato Officina della Comunicazione di Bergamo presentato ieri mattina (23 ottobre) in anteprima presso la Filmoteca Vaticana a Roma, dove è stato ribadito l’intento divulgativo del progetto destinato alle scuole promosso dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio e dall’Istituto Istruzione Superiore “Olivelli-Putelli” di Darfo Boario Terme (Bs), in partnership con l’Ordinariato Militare per l’Italia.

Anteprima a Roma

Tanti gli ospiti intervenuti alla mattinata di presentazione del documentario, a cominciare da Monsignor Dario Edoardo Viganò, Assessore del Dicastero per la Comunicazione intervenuto per i saluti inziali, Don Santo Battaglia, Cappellano Militare, Fabio Molinari, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, Elisabetta Sola e Nicola Salvi dell’Officina della Comunicazione, il regista Omar Pesenti, e il Curatore del volume “Italia, gli anni del Terrorismo”, Michele Petrocelli. Presenti in sala anche Sua Eccellenza Giuseppe Mario Scalia, Prefetto di Sondrio, e Alan Vaninetti, presidente del Bim e delegato ad Istruzione, Cultura e Politiche sociali per la Provincia di Sondrio

Progetto importante

"La mattinata a Roma è stata il degno coronamento di un progetto lungo e importante pensato per i nostri studenti – dichiara Fabio Molinari, Dirigente dell’Ust di Sondrio –. Ringrazio tutti coloro i quali lo hanno sostenuto e quanti sono venuti da Sondrio e Bergamo alla sua presentazione. Sono convinto che, portare all’attenzione dei ragazzi un decennio di storia che ha segnato nel profondo il nostro Paese sia fondamentale per affrontare con maggior consapevolezza il presente e costruire in maniera responsabile il futuro. Poterlo fare attraverso il potere evocativo delle immagini supportate da documenti unici e testimonianze dirette, è ancor più efficace. Mi auguro che la lucida ricostruzione storica ricostruita dal documentario “Italia 70 - 10 anni di Piombo” possa divenire un prezioso ausilio per la didattica nelle scuole".

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Invitare i giovani alla riflessione

"Rivolgo un vivo apprezzamento a tutti gli attori che hanno lavorato con impegno e accortezza a questa interessante iniziativa – dichiara Giuseppe Mario Scalia, Prefetto di Sondrio, che non ha voluto mancare all’appuntamento –. Ribadisco l’importanza dell’intento divulgativo del progetto affinché i giovani possano riflettere sui temi affrontati".

Periodo poco conosciuto

"Un ottimo documentario che mette magistralmente in luce un periodo poco conosciuto, sia dal punto di vista storico che artistico – commenta Alan Vaninetti, presidente del Bim e delegato ad Istruzione, Cultura e Politiche sociali per la Provincia di Sondrio, anche lui presente alla mattinata –. Un film che consente ai giovani di approcciarsi a una fase della storia che è stata determinante e che permette di comprendere meglio i nostri giorni. L’obiettivo sarà quello di divulgarlo il più possibile nelle scuole della nostra provincia affinché si possa comprendere appieno un periodo tanto importante quanto complesso. Un plauso va al nostro dirigente Molinari che è riuscito a promuovere tale iniziativa per la quale, anche Bim e Provincia di Sondrio, hanno contribuito investendo una somma".

Il documentario

“Italia 70 – 10 anni di piombo” verrà diffuso in prima battuta nelle scuole per poi proseguire il suo cammino in televisione. La pellicola ripercorre gli anni in questione nell’obiettivo di far conoscere la storia anche nella sua parte finale: quella della “resa” e del “fallimento” del terrorismo. Una prospettiva di narrazione originale non solo per acquisire la consapevolezza del passato, ma soprattutto per fornire le motivazioni per una reale mentalità civica e un’adesione convinta a percorsi di legalità e cittadinanza responsabile. Il prodotto audiovisivo, composto da filmati d’archivio e ricostruzioni cinematografiche, diventa inoltre “memoria viva” anche grazie alle testimonianze di persone legate ai fatti narrati. Tali interviste, oltre a fornire informazioni di carattere storico, conducono lo spettatore in un caleidoscopio di sensazioni ed emozioni tipico di quanti hanno vissuto in modo diretto momenti così intensi talvolta con esiti tragici. Tra gli altri testimoni si annoverano: Fortunato Zinni, coinvolto nello scoppio della bomba di piazza Fontana (1969); Manlio Milani, sopravvissuto alla strage di piazza della Loggia (1974); Ezio Mauro, torinese doc e ai tempi cronista della Gazzetta del Popolo di Torino, pedinato e tenuto sotto osservazione dalle Brigate Rosse; Franco Bonisoli, membro del commando di via Fani (1978), dissociatosi dalla lotta armata. Al centro del percorso le centinaia di vittime del terrorismo, tra stragi indiscriminate e delitti mirati contro persone colpite per ciò che rappresentavano: i poteri dello stato e della legge. In filigrana anche il racconto di un’Italia che non c’è più: quella dei telefoni a gettone; delle utilitarie dal design superato; dei volantini stampati col ciclostile e di tanti oggetti incomprensibili ai “nativi digitali”.

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