Sorgente termale Cinglaccia, la minoranza contesta

Le dichiarazioni di Urbani.

Sorgente termale Cinglaccia, la minoranza contesta
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Consiglio animato in Valdidentro.

Sorgente termale Cinglaccia, la minoranza contesta

Nel consiglio comunale del 15 aprile la maggioranza di Valdidentro ha deliberato il rinnovo gratuito, alla Società Bormio Terme, della concessione del diritto d’uso della sorgente termale Cinglaccia, sita nel Comune di Valdidentro, per i prossimi 50 anni. Secco no da parte del gruppo consigliare di minoranza, il quale non condivide assolutamente le modalità con cui si è giunti a tale decisione.

Urbani

Così Gloria Urbani, capogruppo di minoranza: "Non si è contrari né al rinnovo né alla Società Bormio Terme ma questo non è il modo di procedere. La delibera viene purtroppo approvata ed in tempi record i sindaci dei Comuni Sociali andranno dal notaio a sottoscrivere l’atto. Si precisa che la data per la firma dell’accordo è stata fissata ancor prima della riunione dei vari consigli comunali. Qual è il motivo di tanta urgenza? Cosa significa convocare un consiglio comunale se poi la decisione è stata già presa senza averne prima discusso con la minoranza e soprattutto con la cittadinanza? Dove è finita la tanto declamata trasparenza?".

Emendamento

Si fa presente inoltre "che qualche ora prima del consiglio comunale è stato apportato un emendamento alla delibera, proposto da un altro Comune Sociale, peraltro su un punto davvero delicato. Paradossale! Una delibera così importante non era stata nemmeno approfondita seriamente dalla Giunta. La questione è molto complessa sia sotto il profilo giuridico sia per quanto riguarda il merito. La concessione, come tutti sanno, è scaduta nel 2012 e non è stata fino ad ora rinnovata semplicemente perché la precedente amministrazione avrebbe voluto ottenere maggiori benefici per i propri cittadini".

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