Furti d'identità e frodi: 22 casi in provincia

Sono stati 22 i casi in provincia di Furti d'identità e frodi creditizie nel 2016. Lo rivela lo studio realizzato da Crif.

Furti d'identità e frodi in crescita del 12%

In totale sono stati segnalati 22 casi in provincia di Sondrio. E se sono pochi rispetto a quelli registrati in altre zone della Lombardia e in Italia, l'incremento è stato significativo: 12%. In Italia i casi di frode creditizia o emissione di cambiali e assegni a nome altrui perpetrati mediante furto di identità sono stati oltre 26mila. La perdita economica che supera i 152 milioni di euro. Il dato è in crescita rispetto al 2015, quando vennero registrati 25.300 casi.

I dati lombardi

La ripartizione percentuale delle frodi per regione mostra una maggiore diffusione di questo fenomeno criminale in Campania seguita proprio dalla Lombardia. Il maggior incremento rispetto al 2015 si registra in Umbria con un eloquente +29,2%. Per quanto riguarda la Lombardia, nel corso del 2016 sono stati rilevati 3.394 casi (+8,9%). Il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Milano, con 1.241 casi che la portano ad occupare la terza posizione in Italia. Sondrio è invece la provincia meno colpita da questo fenomeno criminale, con soli 22 casi registrati nel 2016, nonostante una crescita del +11,9% rispetto all’anno precedente.

L'identikit delle vittime

La maggioranza delle vittime sono uomini (64,3% dei casi). Relativamente alla distribuzione delle frodi per classi di età, quella in cui si rileva il maggior numero di casi risulta essere ancora una volta quella compresa tra i 41 e i 50 anni, con il 26,3% del totale. Il maggior peso delle classi più mature trova spiegazione nella tendenza da parte dei frodatori a individuare vittime che si caratterizzano per stabilità reddituale, una storia creditizia consolidata ed elevata propensione agli acquisti di beni durevoli.

Che cosa sono le frodi creditizie

La frode creditizia si verifica quando un criminale ruba l'identità di un'altra persona e la utilizza per fare acquisti attraverso prestiti o con pagamenti dilazionati. La vittima si accorge del raggiro solo quando riceve il sollecito da parte di un istituto di credito o di una società di recupero per il pagamento delle rate del finanziamento attraverso il quale sono stati acquistati beni o servizi a suo nome.