La Banca Popolare di Sondrio approva semestrale: solidità patrimoniale ai massimi, utili buoni, cessione di NPL e prospettive di crescita.

L'utile netto dei primi sei mesi del 2019 ammonta a 47 milioni di euro.

La Banca Popolare di Sondrio approva semestrale: solidità patrimoniale ai massimi, utili buoni, cessione di NPL e prospettive di crescita.
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Il CdA della Banca Popolare di Sondrio ha approvato oggi la semestrale al 30 giugno. Ha inoltre varato una cessione di crediti deteriorati per un valore pari a un miliardo di euro.

Banca Popolare di Sondrio, i numeri della semestrale

L’utile netto di periodo al 30 giugno ammonta a 47 milioni di euro (-36,6%), frutto della sola attività ordinaria e senza componenti positive straordinarie; risente in misura significativa dei contributi finalizzati alla stabilizzazione del sistema bancario, pari nel semestre a lordi 27,8 milioni nonché degli impatti straordinari riferibili alla futura cessione di posizioni in sofferenza pari a 45 milioni lordi.  epurato da tali componenti il risultato netto di periodo si sarebbe attestato a circa 96 milioni di euro. I finanziamenti verso clientela si attestano a 26.563 milioni di euro, in incremento del 2,8% rispetto a fine 2018. Sono risultati particolarmente positivi gli incrementi netti riconducibili ai mutui ipotecari (10.256 milioni di euro) cresciuti del 3,4% per un valore di 340 € milioni e al factoring (+6%). La raccolta diretta da clientela ammonta a 31.617 milioni (+1,8% rispetto a fine 2018); quella indiretta si attesta a 32.051 milioni (+6,2% rispetto al periodo di confronto). La raccolta assicurativa ammonta a 1.487 milioni (+5,5% su dicembre 2018).

La cessione di Npl per un miliardo

Sempre oggi, come detto, è stata inoltre deliberata un’operazione di cessione di un portafoglio di crediti deteriorati classificati a sofferenza per un ammontare pari a circa un miliardo di euro al lordo delle rettifiche di valore. Tale operazione si inserisce nella strategia complessiva di gestione e recupero delle posizioni deteriorate affiancando l’internal workout finora perseguito, con buoni risultati, dalle strutture
della banca. Le risultanze contabili semestrali già incorporano, in termini di maggiori rettifiche su crediti, l’onere derivante dall’allineamento del valore degli assets selezionati ai prezzi presunti di cessione. Tale impatto, pari a circa 45 milioni al lordo dell’effetto fiscale, è nel complesso contenuto e conferma la prudenziale politica di accantonamento storicamente adottata.

Il commento del consigliere delegato

Il cd Mario Albero Pedranzini ha commentato: “La Banca Popolare di Sondrio mostra oggi una posizione di capitale più forte che mai e tra le migliori in Europa, con capitale CET1 fully phased al 15,5% e Total Capital ora intorno al 18,5% grazie alla recente emissione obbligazionaria Tier 2. Ciò consente di accelerare significativamente il percorso di derisking attraverso una cessione di crediti deteriorati per circa 1 miliardo di euro già deliberata e spesata nella semestrale approvata in data odierna, senza significativi riflessi futuri sui principali indicatori di bilancio e inoltre di rinnovare la focalizzazione sulla porzione di credito deteriorato che residua, con l’obiettivo, entro il 2022, di abbattere il livello attuale di NPL ratio lordo, portandolo intorno all’8%. La rafforzata posizione patrimoniale ci permette d’ora in avanti di concentrarci sulla crescita per favorire lo sviluppo dei ricavi e incrementare il ritorno sul capitale a beneficio dei nostri azionisti. Riteniamo infatti che vi siano le opportunità e le condizioni per accelerare
nell’evoluzione del modello di business della banca attraverso una maggiore diversificazione della fonte dei ricavi, l’espansione della base clienti e la difesa del cost- income, da sempre tra i migliori del sistema. Possiamo quindi, attraverso investimenti mirati, tattici e strutturali, orientare gli sforzi al consolidamento della nostra posizione sul mercato e all’esplorazione di modalità innovative finalizzate ad accedere a nuovi settori con ridotto assorbimento di capitale e ad alto valore aggiunto”.

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