Rischia di annegare, salvato da due turisti
In suo soccorso si sono lanciati due bagnanti che l’hanno tratto a riva: "Abbiamo rischiato di rimanere anche noi nel lago".
![Rischia di annegare, salvato da due turisti](https://primalavaltellina.it/media/2019/08/Salvataggio-Abbadia-420x252.jpg)
Quando hanno visto l’uomo al largo chiedere aiuto non ci hanno pensato due volte e si sono lanciati in suo soccorso: così due turisti che si stavano godendo una giornata al lago con fidanzata e famiglia hanno salvato la vita a un 38enne che stava per annegare. Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di domenica 4 agosto, intorno alle 14.30, nelle acque davanti al lido sotto il parco Ulisse Guzzi a Abbadia Lariana.
Rischia di annegare, salvato da due bagnanti
Dopo aver pranzato insieme alla sua famiglia, il 38enne, di origini sudamericane, si è concesso una nuotata nel lago, spingendosi al largo. Quando era a circa una trentina di metri dalla riva ha però accusato problemi, colpito da crampi e probabilmente anche da una congestione, e ha cominciato a chiamare aiuto a squarciagola cercando di attirare l’attenzione dei tantissimi bagnanti che affollavano la spiaggia. Vedendo l’uomo in difficoltà Holtian Carciu, falegname 34enne di Viganò, di origini albanesi, si è lanciato in acqua. Insieme a lui si è tuffato anche Marco Padovani, ingegnere milanese di 44 anni che si trovava in spiaggia insieme alla sua famiglia per una giornata di relax lontano dalla città.
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“Ci siamo buttati d’istinto”
“Mi è venuto istintivo lanciarmi verso la persona in difficoltà: quando lo abbiamo raggiunto era allo stremo. La situazione era difficile perché le acque erano molto fredde in quel punto e abbiamo rischiato di non farcela neanche noi”, ha raccontato Carciu, che si trovava sul lido insieme alla fidanzata Laura Rigamonti, 28enne di Barzanò,. “Inizialmente pensavo che fosse uno scherzo e che si stesse sbracciando verso la sua famiglia, poi ho capito che aveva problemi e mi sono lanciato, così, d’istinto”, ha detto Padovani. I due soccorritori hanno saputo ben organizzarsi: dietro si è piazzato Carciu che sosteneva il 38enne appoggiato sul corpo di Padovani che ha nuotato a dorso fino a riva. Quindi, una volta in spiaggia, hanno chiamato il «118». Sul posto è intervenuta un’automedica e un equipaggio del Soccorso mandellese a bordo di un’ambulanza. Quando sono arrivati, il 38enne era in buone condizioni, anche se molto spaventato e affaticato, tanto che è stato portato a piedi fino all’ambulanza che lo ha accompagnato all’ospedale di Lecco per controllare le sue condizioni.
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