Medie Bertacchi di Chiavenna, i genitori ancora all'attacco
Una seconda lettera aperta chiede al Provveditore delle risposte
Non si placa il dibattito sulla questione della composizione delle classi alle scuole medie Bertacchi di Chiavenna. E, dopo l'uscita del Provveditore, che ha ribadito la correttezza di tutti gli atti, i genitori firmatari dell'esposto hanno inviato una nuova combattiva lettera aperta.
La seconda lettera dei genitori
"In relazione alle recenti dichiarazioni del Provveditore di Sondrio, Fabio Molinari, che finalmente interviene nel dialogo con le parti interessate (sebbene attraverso il canale della stampa), sentiamo il dovere di precisare quanto segue:
• Le sedi istituzionali deputate sono state a suo tempo interpellate. Mai hanno risposto. L’Ufficio Scolastico Regionale (ribadiamo, organo per legge competente su aspetti della gravitá di quelli che abbiamo sollevato, e specificatamente sul personale dirigente) non ne è mai stato operativamente coinvolto, come precisato nella sua stessa nota del 20 Febbraio. Ció contrariamente a quanto dichiarato dalla Dirigente Scolastica (“l’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale ci hanno dato ragione”. Mai siamo stati convocati dal Provveditore, passo che fiduciosamente attendevamo dall’inizio, data la rilevanza dei rilievi mossi e la delicatezza della vicenda.
• Non risulta che una commissione a 6 membri si sia mai riunita per formare le classi. Risulta invece che la commissione a 3 che se ne sarebbe occupata avesse invece tutt’altro incarico (la sola analisi preliminare della schede dei ragazzi). Il documento che lo prova sarebbe tra
l’altro tra quelli (privi di dati sensibili riguardanti i ragazzi) non consegnatici durante l’Accesso agli Atti del 21 Settembre.
• Il Provveditore stesso non ci ha ancora concesso le motivazioni di una archiviazione che ci pare incomprensibile: sono tali e tante le argomentazioni (in 23 pagine di esposto) e il materiale probatorio che abbiamo inviato, che pare legittimo ipotizzare l’archiviazione
derivi dall’aver avuto dubbi a priori sulla nostra credibilitá. La nostra richiesta di Accesso alle motivazioni (inviata il 30 Gennaio u.s.) non ha ancora nemmeno ricevuto risposta.
• Una parte consistente delle argomentazioni dell'esposto si basa sulle dichiarazioni della Dirigente e della Presidente del Consiglio di Istituto a noi rilasciate, ad oggi ancora non smentite. Ci domandiamo se la rispondenza al vero di tali dichiarazioni sia stata verificata nel corso dell'accertamento e, nel caso, chiediamo rispettosamente conto anche al Provveditore delle stesse domande poste alla Dirigente e alla Presidente del Consiglio di Istituto: "Le risulta, in base agli accertamenti condotti, che esse abbiano davvero affermato quanto riferito dalla stampa e a lei noto, in quanto riportato nel nostro esposto?"
• Dalle sedi istituzionali deputate non abbiamo avuto neppure descrizione di come sia stata condotta la procedura di accertamento. Sono stati inviati degli ispettori? Si è occupata dell’accertamento direttamente la Dirigente, cioè una delle due protagoniste stesse dell’esposto? Cosí parrebbe, leggendo le dichiarazioni della stessa.
A 5 giorni di distanza dalla nostra lettera aperta, l’opinione pubblica attende ancora risposta da Dirigente e Presidente del Consiglio di Istituto alle domande sollevate. Si sentono ripetere, a colmare questo silenzio, affermazioni sulla validitá formativa e reputazione dell’Istituto Bertacchi (che nessuno, ripetiamo di nuovo, ha mai messo in discussione) o affermazioni convinte sulla regolaritá delle procedure di
formazione delle classi. Riteniamo si siano aggiunti ulteriori domande, anch’esse ineludibili per poter rassicurare genitori, famiglie e opinione pubblica. Confidiamo si fughi quanto prima il timore che si voglia anteporre una difesa dell’immagine dei soggetti istituzionali coinvolti alla dovuta difesa dell’Istituzione Scolastica, dei principi di trasparenza, e dei diritti di alunni, famiglie e cittadini".
I 9 genitori firmatari dell’esposto