Evitare che il contagio prosegua

Coronavirus: "Chiudere tutto adesso", la richiesta dei sindaci

Le parole del presidente di Regione Lombardia.

Coronavirus: "Chiudere tutto adesso", la richiesta dei sindaci
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“Dall’inizio dell’emergenza sono convinto che solo con sacrifici, anche più importanti, di ciascuno di noi e con la volontà di osservare regole anche più stringenti, si possa superare questa situazione”. Parole dure quelle di Attilio Fontana, questa mattina in diretta su Facebook.

“E’ il tempo della fermezza. Ho incontrato i sindaci dei capoluoghi lombardi e il presidente di Anci Lombardia, chiedono tutti la stessa cosa: chiudere tutto adesso (tranne i servizi essenziali) per ripartire il prima possibile. Le mezze misure, l’abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questa emergenza”. Lo ha scritto Fontana sulla sua pagina Facebook dopo l’incontro di questa mattina in video conferenza con i sindaci dei comuni capoluogo di provincia della Lombardia.

Parla Fontana: “Presentato pacchetto d’aiuti al Governo per aziende e lavoratori”

“Dobbiamo dire grazie al sistema sanitario lombardo: agli operatori, agli uomini e donne che si stanno impegnando in maniera eccezionale, ma anche a chi sta organizzando la riqualificazione, il cambiamento dell’organizzazione della nostra struttura sanitaria. Noi stiamo riuscendo, per il momento, a tener testa alle esigenze e necessità che ci vengono presentate dai cittadini, però non possiamo resistere ancora per molto tempo. Abbiamo bisogno di una vera inversione di tendenza, che la gente interrompa la diffusione di questo contagio e che i numeri iniziano a ridursi. Serve maggior coscienza da parte di tutti”.

“La situazione è grave dal primo momento, dal primo momento ci sono dei comparti che hanno subito dei grandi colpi (turismo, ristorazione).  Noi come Regione Lombardia abbiamo mantenuto un contatto costante con tutte le categorie produttive, i rappresentati di categorie e i sindacati. Sulla base di queste richieste abbiamo presentato un pacchetto di aiuti al Governo, per affrontare i problemi di tutti: sia il lavoratore dipendente, con cassa integrazione in deroga, ma anche aziende e autonomi, professionisti e grandi imprese. Per tutti abbiamo presentato delle richieste specifiche e che, se applicate, potrebbero dare nell’immediato un aiuto. Abbiamo raggiunto un accordo coi sindacati per lo smart working. Credo che da parte nostra si stia facendo un lavoro immenso, mi auguro che si seguano le richieste presentate”.

“Abbiamo parlato con gli esperti, impossibile fare una previsione sulla carta perché siamo la prima esperienza monitorata in maniera scientifica. Noi crediamo che se ci sarà la collaborazione dei cittadini, nello spazio di qualche settimana, la situazione potrà tornare alla normalità. Senza, questa situazione durerà ancora molto tempo. Per il bene dell’economia prima riusciamo a risolvere il problema, meglio è”.

Dove si è applicata la zona rossa, creando una vera separazione sociale intensa, i risultati sono stati positivi. A Codogno lo svilupparsi del contagio è rallentato e oggi è completamente più basso rispetto allo sviluppo nel resto della Regione Lombardia. Si ripartirebbe da sani, un vantaggio rispetto ai paese che ancora non sono entrati nel problema ma ci entreranno a breve”.

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