In una lettera il grazie del Vescovo agli operatori della Caritas diocesana
Il Vescovo monsignor Oscar Cantoni ha inviato una lettera di ringraziamento a tutti gli operatori e ai volontari della Caritas diocesana. Si tratta di un testo molto confidenziale. Monsignor Cantoni si rivolge ai suoi interlocutori chiamandoli "cari Amici" e prima della firma, la benedizione viene impartita con cuore di padre e di fratello. "Un gesto che ci rende veramente felici - è il commento del direttore della Caritas Roberto Bernasconi -. In questo frangente di difficoltà, operatori e volontari stanno continuando il proprio impegno ovunque sul territorio, perché è proprio nei momenti di crisi che chi è fragile rischia di diventarlo ancora di più. Le parole del Vescovo Oscar ci rinfrancano e ci sono di sostegno nel nostro cammino quotidiano".
La lettera del Vescovo agli operatori della Caritas diocesana
Ecco il testo della lettera:
Cari Amici:
è molto consolante per me sapervi fortemente impegnati sul campo, in prima linea, a servizio di tutti, soprattutto di chi più ha bisogno di cure, di attenzione e di amorevolezza.
So che svolgete il vostro servizio con tanta professionalità, ma anche con grande generosità e con cuore magnanimo, mentre non siete alla ricerca né di riconoscimenti, né tanto meno di ringraziamenti. Tuttavia mi sembra opportuno che, a nome della Chiesa, nella quale voi stessi offrite il vostro servizio quotidiano mediante la Caritas, io possa raggiungervi e assicurarvi la mia vicinanza unita ad ammirazione e gratitudine.
Molte sono le persone che in questi giorni sono attivati a servizio degli altri. Lo svolgono con una vera dedizione, animati da motivazioni le più diverse, certamente gradite a Dio. Infatti là dove ci sono persone che amano e che servono, lì agisce lo Spirito di Dio. Tuttavia, il vostro personale coinvolgimento, a servizio soprattutto dei più poveri e degli ultimi, di quelli cioè che la nostra società normalmente esclude, diventa rappresentativo in modo speciale della nostra Chiesa, chiamata a testimoniare a tutti la bontà e la misericordia di Dio.
Voi siete quindi l’immagine più evidente e più immediata della vivacità della nostra Chiesa che, a imitazione di Cristo, suo Sposo, è inviata nel mondo “per portare ai poveri il lieto annunzio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore” (cfr Lc 4,18-19).
Voi, quindi, vi ispirate non alle semplici ideologie del miglioramento del mondo, ma vi fate guidare dalla fede, che nell’amore diventa operante (cfr Gal 5,6). Siete quindi mossi innanzitutto dall’amore di Cristo, “persone il cui cuore Cristo ha conquistato con il suo amore, risvegliandovi l’amore per il prossimo. Chi ama Cristo ama la Chiesa e vuole che essa sia sempre più espressione e strumento dell’amore che da Lui promana” (cfr Benedetto XVI, Deus Caritas est, 33).
Ecco perché in modo particolare vi sono vicino e vi incoraggio per il vostro impegno e la vostra incisiva testimonianza di fede e di carità. Chiedo per voi al Signore di assistervi nella quotidiana testimonianza, anche nel caso in cui doveste sperimentare ingratitudine e incomprensioni.
Vi invio infine una larga benedizione, estensibile alle vostre famiglie e a tutti i fratelli e le sorelle che il Signore vi dona nell’esercizio della vostra carità.
Con cuore di padre e di fratello:
Oscar Cantoni, Vescovo