I medici all'Assessore Gallera: "Collaboriamo nell'interesse dei cittadini"
Botta e risposta tra Regione e Federazione Regionalele degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia
Continua la polemica tra Regione Lombardia e Federazione Regionalele degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia (FROMCeO)su come sia stata affrontata l’emergenza sanitaria legata al coronavirus.
Polemica tra medici e Regione
Dopo la prima lettera LEGGI QUI indirizzata all’Assessore Giulio Gallera e la relativa risposta LEGGI QUI, un’ulteriore comunicazione arriva dalla FROMCeO della Lombardia. Nel testo si legge che da parte dei medici non vi siano accuse personali rivolte direttamente all’Assessore Gallera ma una critica verso la Regione relativa al depotenziamento della sanità pubblica, “depotenziamento che purtroppo ha avuto una incidenza negativa diretta sulle capacità di affrontare l’attuale epidemia; questo tipo di censura, concorderà anche Lei, è certamente annoverabile tra le valutazioni di nostra specifica competenza” spiegano e aggiungono “Riteniamo pertanto superfluo che Lei porti a Sua non richiesta giustificazione una serie di circolari e di atti formali, molti dei quali comunque tardivi; lo scopo della nostra lettera era quello di scrivere nero su bianco le criticità oggettive che, sul territorio, i cittadini e gli operatori hanno percepito e subìto e che, purtroppo, l’elenco di circolari da Lei fatto non è in grado di scalfire in alcun modo. Le criticità da noi sottolineate, sfortunatamente, sono sotto gli occhi di tutti”.
"Collaboriamo"
La lettera indirizzata a Giulio Gallera e firmata dai presidenti degli ordini provinciali della Regione Lombardia poi continua: “Il nostro intento è quello di promuovere una revisione critica degli errori e dei quasi-errori e non la caccia alle responsabilità; questo processo di analisi, ancorché profondamente spiacevole, è necessario soprattutto nella gestione delle emergenze poiché aumenta sensibilmente la possibilità di evitare in futuro di essere colti impreparati e di incorrere in danni altrimenti evitabili. In tal senso andava letta la comunicazione della FROMCeO, nella quale riteniamo rilevante e ribadiamo l’offerta di collaborazione, in qualità di organo sussidiario dello Stato, per la gestione della seconda fase dell’emergenza. In tutta questa prima fase la collaborazione, in concreto, di chi rappresenta la professione direttamente impegnata sul campo non è mai stata accettata, nonostante sia stata offerta. Il non essere ascoltati non fa venir meno i nostri doveri anzi ci impone di essere ancor più fermi nello svolgimento delle nostre funzioni; la lettera che Le è stata inviata è la diretta conseguenza di questo dovere mentre il rifiuto della collaborazione ne è la ragione eziologica. Anche questo aspetto, forse, avremmo dovuto elencare negli errori. Nonostante tutto comprendiamo come l’intenso impegno personale da Lei profuso in questa emergenza possa portare a stanchezza ed a malintesi, succede anche a noi, ma ci sentiamo tuttavia di invitarLa nuovamente a instaurare una leale e fattiva collaborazione istituzionale con la professione medica, nell’interesse di tutti i cittadini della nostra martoriata Regione. Nell’attesa che venga avviato a strettissimo giro un canale operativo di collaborazione porgiamo distinti saluti”