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M5s invia lettera al Commissario europeo alla concorrenza Vestager. Currò: “Ascoltati gli imprenditori del territorio”

"Ringrazio il Movimento per aver ascoltato gli imprenditori delle province di Como, Lecco e Sondrio", ha spiegato Giovanni Currò.

M5s invia lettera al Commissario europeo alla concorrenza Vestager. Currò: “Ascoltati gli imprenditori del territorio”
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“Il MoVimento 5 Stelle è sempre stato vicino a chi si trovava in difficoltà. E anche questa volta, con l’emergenza economica seguita all’emergenza sanitaria, non si è smentito”, così Giovanni Currò del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Finanze della Camera.

M5s invia lettera al Commissario europeo alla Concorrenza Vestager

“Ringrazio, infatti, il Movimento che con una lettera indirizzata al Commissario europeo alla Concorrenza Vestager, ha chiesto all’Unione Europea attenzione e impegno nella tutela del principio fondamentale di libera e leale concorrenza, facendo seguito, pertanto, alle molte istanze che mi sono pervenute da professionisti e imprenditori e associazioni di categoria del mio territorio: le province di Como, Lecco e Sondrio”.

“Ascoltati gli imprenditori del territorio”

“In queste settimane, – ha poi continuato Currò – mi sono arrivati tantissimi messaggi e email di imprenditori che lamentavano il fatto che imprese dello stesso settore in altri paesi europei fossero rimaste aperte, nonostante non appartenenti a settori strategici e fondamentali. La loro preoccupazione riguardava la potenziale perdita di clienti, che si sarebbero rivolti a quelle imprese. Mi sono pertanto, da subito, attivato affinché le loro preoccupazioni avessero la giusta voce. Oggi, grazie al MoVimento 5 Stelle, quella voce è arrivata fino in Europa. Adesso aspettiamo che anche per questa esigenza l’Europa risponda presente”.

Perchè, come scritto all’interno della lettera: “In un periodo come questo, nel quale all’emergenza sanitaria è seguita un’emergenza economica, l’Unione Europea deve dimostrare di tutelare allo stesso modo tutte le imprese europee, indipendentemente dallo Stato membro nel quale operano. Non è accettabile che l’Italia – e in particolare la Lombardia – paghi un prezzo economico più alto perché è stata colpita dal coronavirus con particolare intensità e ha dovuto rispondere con fermezza chiudendo tutte le attività produttive non essenziali”

Il testo integrale della lettera è consultabile CLICCANDO QUI

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