le montagne a casa

Questa sera documentario sulla "Salamandra" della Valmalenco

Appuntamento alle 21 sul canale Youtube del Cai

Questa sera documentario sulla "Salamandra" della Valmalenco
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Le montagne sanno aspettare. Da tre settimane a questa parte, poi, sono loro che entrano direttamente nelle nostre case, e lo fanno anche molto bene sul canale youtube del Cai. In questo periodo, a dir poco distopico, non possiamo percorrere i sentieri e ammirare la bellezza di cui la nostra Valle è così ricca: dobbiamo #restare a casa, per il nostro bene e per quello della collettività.

Inestimabile patrimonio

Certo, la nostalgia dell’”universo-Montagna” non è poca, ma grazie all’apprezzatissima e “salvifica” iniziativa messa in campo dal Club Alpino Italiano in collaborazione con Sondrio Festival e Parco nazionale dello Stelvio e, ora, anche con il Museo della Montagna di Torino, la grande famiglia del Cai e tutti i cultori dell’ambiente alpino si possono virtualmente ritrovare ancora ogni sera, dal martedì alla domenica, in un appuntamento divenuto ormai un must. Tra l’altro la proposta è talmente variegata che ci si può di nuovo immergere nella bellezza e nell’inestimabile patrimonio valoriale delle nostre amate Terre Alte.

On line

Tutti i titoli in programma sono disponibili in prima visione a partire dalle ore 21:00 del giorno indicato fino a trenta minuti dopo la conclusione, e il giorno successivo in replica a partire dalle ore 17:30 fino a trenta minuti dopo la conclusione. Quotidianamente, poi, alle 12.30, viene pubblicato sui canali social Cai e su loscarpone.cai.it il film del giorno.

La salamandra della Valmalenco

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Questa sera, 19 aprile, alle ore 21, sarà la volta di “Sulle tracce della Salamandra”, ambientato in Valmalenco. Si tratta di un bellissimo documentario del 2009 di Pino Brambilla, realizzato con il contributo della Commissione Cinematografica del Cai. Preme evidenziare che il filmato nacque da una un’idea dell’ingegner Flaminio Benetti, scomparso a fine 2018. Figura nota nel capoluogo valtellinese (di cui era stato il primo cittadino dal 1990 al 1994), ricoprì la carica di (attivissimo) Presidente della Sezione Valtellinese del Cai dal 2011 al 2017, oltre che quella di Consigliere del Cai centrale in due mandati. Fu un grande esperto di minerali e con entusiasmo  collaborò alla sceneggiatura del docu-film che intreccia le storie dei cavatori e delle donne che, fin da giovanissimi, erano impiegati nell’attività mineraria in Valmalenco, per quasi un secolo rivolta principalmente all’estrazione dell’amianto, minerale conosciuto nel Medioevo con il nome di “lana di Salamandra”. Si potranno così riscoprire, grazie a significative riprese unite alle testimonianze dei protagonisti – che parlano in presa diretta, con sponaneità e ritmo -  i  giacimenti amiantiferi e l’antica tecnica della filatura dell’amianto, messa a punto nel XVIII secolo da una scienziata valtellinese, Maria Candida Medina Coeli Perpenti.

Allora, lasciamoci prendere per mano – virtualmente, ça va sans dire -  da un ex cavatore della Valle e ripercorriamo in sua compagnia gli antichi sentieri che adducevano alle miniere. Per arrivare negli spazi più angusti e profondi della montagna, scoprendo i giacimenti e una storia – quella dell’amianto – che è anche valtellinese (Mi.Ba.).

https://www.youtube.com/watch?v=z1ZF_98p_IU

 

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