Ospedale morelli

In cosa consiste la "Degenza di sorveglianza"

Superata la fase acuta della malattia i pazienti risultano ancora positivi al virus perciò devono rimanere isolati e rispettare alcune buone norme.

In cosa consiste la "Degenza di sorveglianza"
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All'Ospedale di Sondalo, si susseguono i trasferimenti dei malati covid-19 dai reparti di cura a quelli di Degenza di sorveglianza attivati dall'Asst a partire dall'11 aprile scorso.

Sintomi lievi ma positivi al virus

Ci sono anziani ma non solo, uomini e donne, con lievi sintomi e avviati verso il completo recupero: tutti hanno superato la fase acuta della patologia causata dal coronavirus ma risultano ancora positivi, quindi sono tenuti all'isolamento obbligatorio che può durare qualche giorno o una settimana. Queste persone possono trascorrere questo periodo presso la loro abitazione ma soltanto in presenza di assistenza, quando necessario, e in spazi adeguati. Chi è ancora positivo deve essere infatti isolato dagli altri conviventi e vivere in ambienti a lui riservati, avendo in uso esclusivo una camera e un bagno. Se queste condizioni sono garantite i pazienti preferiscono naturalmente lasciare l'ospedale, in caso contrario l'Asst mette a disposizione dei posti letto nei reparti di Degenza di sorveglianza nei quali rimangono fino a quando il doppio tampone negativo certifica il loro completo recupero. Una necessità emersa sin dallo scorso mese di marzo a cui l'Asst aveva fornito una risposta efficace riservando ai pazienti paucisintomatici, cioè con lievi sintomi, dimessi dai reparti covid-19, alcuni posti letto al piano seminterrato del padiglione 4. Nei giorni immediatamente successivi era stato riservato il secondo piano dello stesso padiglione, lato est, presso la Chirurgia generale, ed erano stati allestiti i due piani del sesto. Sessanta posti in totale a disposizione, dei quali, ad oggi, ne risultano occupati 17, tutti al padiglione 4.

Solitamente pochi giorni

≪Questi pazienti normalmente rimangono nella Degenza di sorveglianza per pochi giorni - sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito - quindi i posti letto sono resi di nuovo disponibili in tempi brevi, ma siamo pronti ad aprire i due piani del sesto padiglione entro pochi giorni, non appena ce ne sarà la necessità. Nei mesi scorsi, grazie al contributo della Provincia sull'Aqst, li avevamo ristrutturati per metterli a disposizione del Comitato paralimpico regionale, quindi siamo riusciti ad allestirli in pochi giorni. I pazienti possono così scegliere se tornare subito a casa o se trascorrere l'isolamento al Morelli, limitando i disagi dei familiari e garantendo la loro sicurezza≫. Nella Degenza di sorveglianza questi pazienti, ormai guariti, tutti autosufficienti, sono seguiti da medici, infermieri e personale sociosanitario che si occupano di loro per l'intera giornata, secondo le necessità di ciascuno, controllando temperatura e saturazione e compilando la cartella clinica di sorveglianza. Una volta risultati negativi possono rientrare in famiglia perfettamente guariti per riprendere la vita di sempre, lasciandosi alle spalle la triste esperienza, per molti vissuta anche in rianimazione.

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