Concerti, feste e spettacoli: così si può fare
Il promoter Claudio Trotta con la sua Slow Music ha presentato un progetto.

La proposta.
Concerti, feste e spettacoli: così si può fare
"Vengo anch’io... per sentire l’effetto che fa", è il progetto di ripresa delle attività di spettacolo e musica dal vivo targato Slow Music. La proposta è stata formulata dal comitato di Slow Music, associazione no profit formata da veterani del settore tra i quali il patron Barley Arts Claudio Trotta e Franco Mussida della PFM, a cui si sono aggiunti su base volontaria tecnici del settore a livello internazionale quali Jimmy Pallas, noto show designer, Cristina Trotta, architetti, responsabili della sicurezza e, ovviamente, medici. Si tratta di ipotesi pragmatiche che possono costituire uno spunto interessante per un discorso organico inerente la ripresa degli spettacoli dal vivo in Italia. Ecco le parole di Trotta, che nell’ultimo anno ha operato molto anche in Valtellina (ricordiamo i successi dei concerti di Davide Van De Sfroos e Fabio Treves al Sociale, il progetto Armonia in Val Gerola e al Parco Stelvio, Streeat European Food Truck Festival in piazza a Sondrio) per presentare il progetto.
Idea
"Dopo mesi di scellerata disattenzione verso il mondo dello spettacolo e della cultura popolare di questo paese il Governo italiano ha diffuso il 17 maggio un decreto presidenziale per la riapertura dal 15 giugno degli spazi del cinema, del teatro e della musica sia all’aperto sia al chiuso. Il decreto è deficitario in alcuni punti cruciali". Vediamo quali. "Indicare una capienza massima di 1000 persone all’aperto e di 200 al chiuso senza alcuna spiegazione dei parametri utilizzati per queste limitazioni pare chiaramente figlio di pregiudizi e ignoranza della materia intollerabili e gravemente nocivi per la economia e il benessere di questo paese. Pregiudizi che considerano il pubblico degli spettacoli dal vivo indisciplinato e incapace di rispettare delle regole e delle restrizioni. Ignoranza del fatto che le norme di sicurezza relative agli spettacoli pubblici e il livello di professionalità di tutta la filiera e delle maestranze italiani sono fra i migliori del mondo e che questi sono fattori determinati e seminali per la riapertura dello spettacolo ingiustamente discriminato rispetto a tutte le attività produttive di questo Paese i cui lavoratori non mi pare siano stati messi in così palese insopportabile difficoltà come quelli dell’entertainment".
2021
Non solo. "Non si pensi che le varie ipotesi di finanziamento, peraltro purtroppo in Italia sempre di limitata e spesso orientata efficacia, il rinvio di una ridotta parte degli spettacoli al 2021 e il sistema dei voucher, che necessita in ogni caso di precisazioni e correzioni, possano essere sufficienti a dare respiro al presente e alle prospettive future a medio e lungo termine dell’intero mondo delle maestranze dello spettacolo italiano, dal suonatore di piano bar al costumista, da chi suona nei bar e nei ristoranti (e il Dpcm mette in discussione che lo possa fare), dall’attore di teatro al macchinista e così via, tante sono le eccellenze dell’arte non considerate". E anche gli eventi in Valtellina questa estate sono tutti in forte dubbio, quando non già annullati. "La creatività, fantasia e professionalità del mondo dello spettacolo ha garantito milioni di persone in qualsiasi genere di spazio si sia utilizzato e lo testimoniano solo per citare due recenti esempi i concerti di Vasco Rossi a Modena al Parco Ferrari e i vari concerti a Campovolo di Ligabue a Reggio Emilia, non dimenticando le centinaia di migliaia di eventi, di concerti e spettacoli di ogni genere sia gratuiti che a pagamento che ogni giorno si svolgevano in Italia prima del Covid. Ad esempio le Sagre... Vietare qualsiasi genere di ristorazione durante gli eventi è discriminatorio nei confronti del pubblico che non si comprende perché non possa bere o mangiare durante o prima o dopo uno spettacolo nel luogo dello stesso e nel rispetto delle stesse norme che gli consentono invece di farlo nei ristoranti, pub e bar ed è lesivo delle possibilità imprenditoriali di riapertura delle attività già economicamente di difficile sostenibilità alla luce delle limitazioni e dei costi da sostenere".
Protocollo
Anche solo per questi punti "crediamo che il protocollo elaborato da We Are Slow Music insieme a professionisti dello spettacolo e a medici debba essere considerato e utilizzato per fare pressione sul Governo perchè modifichi il Dpcm del 17 maggio 2020 per consentire al mondo dello spettacolo di ripartire adeguatamente: lo pubblichiamo in visione a chiunque nel profilo di Slow Music nella versione aggiornata al 20 maggio. Riaprire si può, riaprire si deve, ma facciamolo nella maniera giusta". Ancora: "Agli aggiornamenti abbiamo aggiunto diverse slides d’esempio, di come potrebbero apparire ed essere organizzati diversi spazi all’aperto. Gran parte di quello che circola in questi giorni sui mezzi d’informazione, purtroppo non aiuta molto il pubblico a capire che cosa sta succedendo. Secondo Slow Music, oltre alle istituzioni, agli enti locali, alle autorità, agli addetti ai lavori e agli esperti, è assolutamente necessario che anche il pubblico sia correttamente formato, informato. Almeno per la parte necessaria a vivere serenamente e consapevolmente gli eventi di spettacolo del futuro che è alle porte. Ci sembra il minimo indispensabile".
Accorgimenti
Secondo Trotta e Slow Music con gli accorgimenti in termini di biglietteria (solo online), ingressi (mascherina obbligatoria), segnaletica per il raggiungimento dei posti a sedere assegnati col giusto distanziamento, produzione ridotta in misura proporzionale, misure di sicurezza sanitaria per il pubblico e gli artisti, dal primo agosto 2020 si potrebbe ripartire con gli eventi, senza attendere il prossimo anno. Per la Valtellina si tratterebbe per esempio di salvare, se pur realizzandole in una forma molto ridimensionata, manifestazioni di spettacolo storiche. Il progetto di Slow Music tratta infatti anche eventi all’aperto come ad esempio nella corte di una villa o un castello o un parcheggio, con specifici progetti di realizzazione. Vedremo se il progetto sarà ascoltato, "e adesso sentiamo l’effetto che fa": https://bit.ly/VengoAnchIo.